Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

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Polizze sanitarie, tutto ancora in alto mare. Sul delicato tema della copertura assicurativa per le strutture pubbliche e private e per il personale che vi opera, previste dalla legge Gelli Bianco (legge n. 24/2017) mancano infatti ancora indicazioni certe sulle tabelle per i risarcimenti. Con il risultato che si stanno creando situazioni differenti tra giudicati presi al Nord e quelli al sud, con il confronto tra le tabelle adottate dal tribunale di Milano e quelle di Roma. Il tutto mentre aleggia l’ipotesi di un arbitrato della salute per i casi di colpa medica, e con esso un algoritmo che permetta di condividere le informazioni sui singoli medici. «La legge Gelli-Bianco ha istituzionalizzato il cd. doppio binario per la responsabilità in ambito sanitario: contrattuale, a carico delle strutture sanitarie (pubbliche e private) e dei medici libero professionisti; extracontrattuale, per l’esercente la professione sanitaria che svolge la propria attività nell’ambito di una struttura sanitaria pubblica o privata o in rapporto convenzionale con il servizio sanitario nazionale.
«Partiamo dai numeri. Gli ultimi dati statistici (eseguiti a campione su 60 strutture sanitarie con 11000 sinistri esaminati) provenienti dal broker Marsh ci danno una media di 37 sinistri all’anno per struttura (sinistri in cui ci può essere colpa o non colpa) con una liquidazione media di 78mila euro. Il trend del numero dei sinistri, nel corso degli ultimi anni, è in lieve ma costante aumento (2-3 % per anno). Le aree specialistiche più interessate, come numero di sinistri, sono quelle chirurgiche – soprattutto l’ortopedia – anche se i risarcimenti più elevati, si hanno nell’ambito dell’ostetricia e ginecologia ove, benché, la frequenza sia molto bassa (circa il 3 % del totale dei sinistri) si raggiunge una media di liquidazione di più di 500mila euro (ovvero più di 5 volte rispetto alla media)». Numeri pesanti, quelli sciorinati da Riccardo Zoia, presidente di della Società italiana di medicina legale e delle assicurazioni (Simla). «Il tasso di rischio complessivo è di 1,3 ogni mille ricoveri (quindi basso) ma con un costo, per ogni medico che lavora all’interno di un ospedale, di quasi 6000 euro. Quest’ultimo dato è particolarmente rilevante e spiega bene le difficoltà nell’assicurabilità dei medici».
Sono sempre più numerosi gli italiani che accedono ai servizi bancari attraverso canali online, in un caso su cinque le operazioni vengono eseguite tramite smartphone o tablet. Al contempo, si riduce il numero degli sportelli bancari (-5% in un anno), in particolare delle filiali (-7%) mentre aumentano quelle con postazioni self – service attraverso cui i clienti possono usufruire di servizi in completa autonomia (11% del totale). È quanto emerge dall’indagine condotta dall’Osservatorio Fintech & Insurtech della School of Management del Politecnico di Milano su 46 istituti di credito, rappresentativi del sistema bancario italiano con 63,7 milioni di clienti serviti, e sui principali provider tecnologici e startup del mercato. Il digitale sta profondamente trasformando i canali retail delle banche.
I millennials sono i risparmiatori più attivi nell’utilizzare le funzioni digitali che consentono una gestione organizzata del proprio capitale. A rilevarlo è l’analisi realizzata dall’Ufficio Studi Hype, soluzione informatica per una gestione del denaro che funziona attraverso un’app mobile, sulle abitudini di risparmio degli italiani tramite strumenti digitali. Lo studio, condotto su 790 mila utenti, si è basato sull’utilizzo della funzione «obiettivi», creata per aiutare il cliente a pianificare il risparmio, dando vita a dei veri e propri «salvadanai» virtuali. Il meccanismo di funzionamento è piuttosto semplice: la funzione consente di impostare una pianificazione in base alla cifra di cui l’utente ritiene di avere bisogno, nell’apposita sezione dell’app si devono inserire due valori, ossia la somma da risparmiare e la data in cui se ne ha bisogno. Dopo aver impostato i parametri, il sistema esegue un calcolo per il piano di risparmio. In base agli obiettivi di risparmio, in automatico l’app indica la rata dell’importo da conservare quotidianamente. Il piano di risparmio blocca quotidianamente la rata, in modo da arrivare alla cifra desiderata al momento richiesto. Il denaro resta sul conto ma non può essere speso fino alla data stabilita.
Crescono le banche online e i relativi servizi. Ma i clienti italiani si «fidano» ancora poco, rispetto a quelli degli altri Paesi europei, dei nuovi sistemi di gestione dei propri soldi. A delineare tali trend è la guida che Fabi, la Federazione autonoma bancari Italia, ha elaborato per evidenziare i potenziali rischi che il fenomeno digital banking può comportare. «L’uso dell’online spinto all’eccesso corre il rischio di trasformare il settore in un discount del credito, mentre, secondo noi, la banca tradizionale viene ancora percepita dalla clientela come più sicura e affidabile, perché la consulenza offerta allo sportello resta un punto di riferimento per gli utenti. Anche per questo motivo, il prossimo contratto nazionale di lavoro, che stiamo negoziando con l’Abi, dovrà tutelare sia i clienti sia le lavoratrici e i lavoratori bancari», afferma il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.
La Banca d’Italia, con comunicazione dello scorso 1 agosto, ha deciso di concedere un tempo maggiore all’industria finanziaria italiana per completare gli adeguamenti richiesti dalla normativa in tema di sicurezza delle transazioni online effettuate con carta di pagamento. Infatti, già dal prossimo 14 settembre dovevano essere applicate sia la Direttiva (Eu) 2015/2366 sui servizi di pagamento, meglio nota come PSD2 (Payment services directive), recepita in Italia dal decreto legislativo 15 dicembre 2017, n. 218, sia il relativo regolamento delegato 2018/389 della Commissione che prevede le norme tecniche di regolamentazione per l’autenticazione forte del cliente e gli standard aperti di comunicazione comuni e sicuri. Entro tale data gli istituti di credito avrebbero dovuto essere perfettamente allineati alla nuova disciplina che prevede l’utilizzo di stringenti standard di sicurezza per l’accesso all’area clienti (internet banking) e per la disposizione di pagamenti online
Sì al contributo di solidarietà sulle pensioni d’oro erogate con «quota 100». Infatti, qualora ai fini del conseguimento del diritto alla pensione «quota 100» gli iscritti a due o più gestioni previdenziali Inps, che non siano già titolari di un trattamento pensionistico, optino per il cumulo dei periodi assicurativi ai sensi dell’art. 14, comma 3 del dl 4/2019 (c.d. Decretone), convertito con modificazioni in legge 26/2019, si applica il prelievo straordinario a scaglioni, che varia dal 15% al 40%, per i redditi di importo complessivamente superiore a 100 mila euro. Restano invece esclusi dal contributo di solidarietà i professionisti che abbiano anche un solo contributo accreditato in una Cassa previdenziale obbligatoria e che oltrepassino il predetto limite reddituale mediante l’istituto del cumulo o della totalizzazione. A chiarirlo è l’Inps con la circolare n. 116/2019, in aggiunta alle indicazioni già fornite nel precedente documento di prassi (circolare n. 62/2019) in merito all’applicazione delle norme contenute nell’art. 1, commi da 261 a 268 della legge 145/2018 (c.d. legge di Bilancio 2019).

 

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  • Da Rimini a Cattolica così la Riviera fa strada ai monopattini elettrici
Insieme a Cattolica, Rimini è stata tra le prime città a deliberare la sperimentazione per la micro mobilità, in seguito al decreto firmato lo scorso 4 giugno dal ministro dei Trasporti Toninelli. Dal 27 luglio, giorno in cui il decreto è diventato esecutivo, oltre ai due centri romagnoli hanno deliberato Torino, Casalpusterlengo, Imola e Milano, che però ha poi interrotto l’iter, e tra qualche giorno dovrebbe deliberare Pesaro. Per ora a Rimini ci sono due società, Bird e Lime, che hanno mille monopattini in circolazione. Il noleggio più economico costa un euro al momento dello sblocco, più 15 centesimi al minuto, dalla stazione al lungomare (circa un chilometro e mezzo) si spendono 2 euro e mezzo, il biglietto più economico del bus costa 1,20. Ma certo, con il monopattino ci si sente molto più alla moda, soprattutto qua ndo arriva il messaggio sul telefono: «Grazie per aver bloccato e parcheggiato il tuo monopattino correttamente. La tua corsa non ha causato alcuna emissione di CO 2 ».

 


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  • Il trenino si ribalta al parco giochi: 7 feriti
Sette persone sono rimaste ferite nel ribaltamento di un trenino monorotaia a Movieland, area a tema nel parco divertimenti di Canevaworld a Lazise (Verona). Sono ancora da chiarire le cause dell’incidente. In soccorso dei feriti sono intervenuti i sanitari del 118 con l’elicottero di Verona Emergenza e tre ambulanze. È stato il secondo incidente della giornata nello stesso posto. Poco prima, infatti, una barca dell’attrazione «Kitt Superjet» avrebbe imbarcato troppa acqua e si è inabissata: nessuno è rimasto ferito.

Con la crisi di governo causata dalla Lega, la Nota di aggiornamento al Def, prima e della legge di Bilancio poi, sono sempre più i lavoratori che si chiedono cosa succederà a quota 100 e agli altri provvedimenti sulle pensioni. Tanto più che le critiche a queste agevolazioni arrivano da più parti, compresi Pd e M55. In effetti, come abbiamo più volte detto il provvedimento bandiera della Lega ha molte pecche dovute alla fretta comunicativa e all’imperizia. Caci potrà succedere peri prossimi anni?
È nata in un garage a Parigi e il suo giro d’affari è pari oggi a 1,71 miliardi. Alt. Non è una startup modello WebSoft. Sebbene condivida con loro, oltre al garage, un aspetto non secondario: quando, 50 anni fa, tutto è cominciato Europ Assistance ha creato un business: l’assistenza sanitaria alle persone che viaggiano. Attività che poi ha esteso, mantenendone però il principio di fondo. Non si tratta di una polizza che prevede un eventuale risarcimento, ma di un servizio: combinando prestazioni di assistenza e prodotti assicurativi più tradizionali interviene direttamente con i propri centri per offrire l’aiuto e la soluzione al problema dove nasce, cioè in viaggio, a casa, in famiglia, su internet.

  • Pensioni, gli sconti su uscite e requisiti alla prova di impatto
Requisiti allentati e qualche opzione in più per aumentare l’anzianità contributiva. Può essere riassunta così l’eredità in ambito previdenziale lasciata dal governo uscente che, soprattutto per mano della Lega, ha puntato a smontare il sistema vigente creatosi dopo la riforma Fornero di fine 2011. Tuttavia i correttivi introdotti sono a tempo e, se non prorogati, limiteranno nel breve termine la platea dei beneficiari, mentre gli effetti sui conti pubblici si faranno sentire per un periodo più lungo. Il totale stimato inizialmente dal governo stesso, nell’arco che va dal 2019 al 2028, è di 45 miliardi di euro, ma quello effettivo potrebbe essere minore.
  • Tutor spenti, vittime invariate Il problema ora è il cellulare
Certo, in 15 anni il Tutor ha contribuito a ridurre del 70% il tasso di mortalità sulla rete di Autostrade per l’Italia (Aspi). Ma cosa è successo dalla primavera 2018, quando il sistema di controllo della velocità media è stato spento, prima interamente e poi parzialmente, per il contenzioso sul suo brevetto? I dati raccontano una verità più complessa, tale da far dubitare che la prossima riattivazione completa possa fare miracoli. Sulla rete a pedaggio, nel 2018 la mortalità è rimasta invariata (si veda la tabella sulla destra) e gli incidenti con danni a persone sono addirittura diminuiti. Anche in rapporto ai volumi di traffico. Questi dati non dicono tutto. Il Tutor è stato spento il 20 aprile 2018, la notizia è stata resa pubblica dal Sole 24 Ore il 29 maggio e una prima riattivazione (su appena un centinaio di chilometri, contro i 2.500 precedenti) c’è stata il successivo 27 luglio. Dunque, bisogna guardare le singole tratte e i periodi dell’anno. Gli unici dati pubblici che lo consentono (e non del tutto) sono quelli Aiscat (l’associazione dei gestori) sulla rete a pedaggio.

86 dipartimenti in Francia hanno assunto misure restrittive sull’acqua, circa 100 comuni sono stati messi in situazione di crisi idrologica. Conseguenze dirette: gli incendi si sono moltiplicati distruggendo 3700 ettari di foreste dal 21 giugno.

 

  • Allianz cresce in Brasile
Il gruppo tedesco diventa il secondo assicuratore auto del paese (con il 15% di quota di mercato) dopo l’acquisizione delle attività auto e di alcune danni di SulAmerica per 667 mln di euro.