di Andrea Cabrini
La velocità di crociera di Generali si conferma nel primo semestre in linea con gli obiettivi previsti dal piano industriale. Ecco come il general manager della società Frederic De Courtois, e il cfo Cristiano Borean, hanno commentato su ClassCnbc i numeri dei primi sei mesi e l’outlook per la seconda parte dell’anno.
Domanda. Quali sono stati gli elementi chiave di questo semestre? De Courtois. È stata un’ottima partenza per il piano. Ci siamo molto focalizzati sull’esecuzione e sulla qualità industriale dei risultati, quindi in particolare sulla parte tecnica e sui costi. Ma abbiamo spinto anche sulla trasformazione digitale del gruppo.
D. Il ramo Vita ha dato segnali di forte vivacità. Dove può arrivare questo trend?
Borean. La crescita è trainata dal balzo della raccolta netta e dalla capacità di trasformare il nostro business in prodotti a basso assorbimento di capitale. Grazie a questo riusciamo a sopportare la discesa dei tassi di interesse. Questo, infatti, ci permette di ottenere un risultato tecnico migliore, sia come masse che come redditività, cambiando la qualità e la tipologia dei prodotti sottoscritti in termini di protezione e puro rischio.
D. E sui danni?
Borean. La marginalità è eccellente, il nostro combined ratio chiude a 91,8% nel semestre, che è un risultato superiore rispetto al 2018. Questo ci permette di sopperire all’abbassamento dei tassi di interesse che si registra nella componente dei risultati finanziari della parte danni e, dunque, di costruire un risultato operativo positivo, grazie alla nostra eccellenza tecnica.
D. Aumenta il peso dell’asset management. Quali le prossime mosse?
De Courtois. Abbiamo comunicato che alla fine del 2021 il risultato netto dell’asset management sarebbe stato di 400 milioni, incluse le nuove boutique. Possiamo dire che, a semestre concluso, siamo perfettamente in linea con quanto promesso. Sono in corso degli investimenti per integrare le boutique, ma ripeto, il risultato è in linea.
D. Significa che allargherete l’offerta con altre boutique?
De Courtois. Assolutamente sì, siamo solo all’inizio della costruzione di un franchising multi-boutique, quindi è prevista la crescita delle attuali e la nascita di altre.
D. L’utile normalizzato è cresciuto di oltre il 6%. È un livello sostenibile anche nella seconda metà dell’anno?
De Courtois. Nell’investor day di Londra abbiamo spiegato che, nonostante il livello dei tassi, confermiamo gli obiettivi previsti. Questo richiederà altri sforzi, ma siamo molto fiduciosi sull’applicazione del nostro piano
D. Quanto pesa lo spread sui risultati?
Borean. Sulla nostra situazione patrimoniale la contrazione dello spread ha già giovato rispetto ai conti della semestrale. Ciò significa che il nostro Solvency ratio è salito da
209% a quasi 213% alla fine della scorsa settimana, mentre i movimenti più recenti sono in controtendenza. Questo, però, ci conferma che la struttura del nostro patrimonio e del nostro capitale ci permettono di gestire questo elemento di incertezza con un atteggiamento tranquillo.
D. Fare assicurazioni nell’era dei tassi negativi resta una impresa.
De Courtois. Innanzitutto una parte della squadra di management conosce già questo scenario, avendolo ampiamente vissuto in Giappone. La soluzione sarebbe quella di trasformare i passivi e i prodotti, che è quello che abbiamo iniziato a fare già da tre anni. Lo faremo con tutti i dipendenti e gli agenti.
D. Volete garantire agli azionisti un ritorno sempre maggiore e un pay out tra il 55 e il 65%? De Courtois. Confermiamo questo range e gli obiettivi di ritorno per gli azionisti. D. Come è partito questo semestre?
Borean. È impostato bene. La capacità delle reti distributive di crescere e applicare la strategia di gruppo è assolutamente positiva. De Courtois. I mercati si possono aspettare dal secondo semestre un risultato in linea con il piano. C’è sempre un punto di domanda da 3 o 4 miliardi che riguarda opportunità di crescita esterna dopo l’operazione in Portogallo, ma saremo molto disciplinati.
D. Quale sarà la sfida su cui lavorerete di più nei prossimi mesi?
De Courtois. Abbiamo due grandi sfide. Una è quella del livello dei tassi che riguarda anche tutti i nostri concorrenti, l’altra è quella di trasformare la nostra compagnia per renderla partner di vita dei nostri clienti. Investiremo molto sulla trasformazione digitale, pur mantenendo centrali gli agenti. Siamo convinti che il futuro sia basato sul contatto fisico, e che la tecnologia sia un aiuto. (riproduzione riservata)
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