di Oscar Bodini (MF-DowJones)
Banca Mediolanum ha chiuso il primo semestre riportando un utile netto in calo a 171,34 milioni di euro che si confronta con un risultato positivo per 175,34 milioni conseguito nel periodo di raffronto dello scorso anno. Nel periodo, si legge in una nota, l’istituto guidato da Massimo Doris ha visto crescere le commissioni attive a 701,49 milioni dai 615,19 dell’anno prima, mentre il margine d’interesse si è rafforzato a 111,69 milioni rispetto agli 87,06 milioni riportati a fine giugno 2018.
Il margine di contribuzione a sua volta è salito a 512,38 milioni da 450,95. L’ebit segna poi un progresso a 196,19 milioni rispetto ai 139,18 riportati nel periodo di raffronto. Nel periodo, la raccolta netta totale è stata positiva per 2 miliardi di euro, di cui 1,4 convogliati sulla raccolta gestita. Le masse amministrate ammontano a fine giugno a 80,3 miliardi. Sul fronte della solidità patrimoniale il Cet1 si è attestato al 19%. Più nel dettaglio, relativamente alle attività sul mercato italiano la raccolta netta totale è stata positiva per 1.706 milioni. La raccolta in risparmio gestito si è attestata a 1.238 milioni. Gli impieghi alla clientela retail hanno raggiunto 9.077 milioni, in crescita del 15% rispetto al 30 giugno 2018 e dell’8% rispetto al 31 dicembre. L’incidenza dei crediti deteriorati netti sul totale crediti è pari allo 0,71%. Il numero di family banker al 30 giugno è pari a 4.167. Il totale dei clienti al 30 giugno si attesta a 1.266.400. Con riferimento ai mercati esteri, l’utile netto dei mercati esteri risulta di 4 milioni. Le masse gestite e amministrate si sono attestate a 6.131 milioni, in aumento dell’11% rispetto al 30 giugno 2018 e del 13%rispetto a fine 2018. La raccolta netta è stata positiva per 330 milioni complessivi nel semestre. In particolare la raccolta netta in risparmio gestito si è attestata a 189 milioni. (riproduzione riservata)
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