di Paola Valentini
Le reti di consulenti finanziari si ritagliano una fetta sempre più ampia del risparmio degli italiani. A fine giugno, in base ai dati Assoreti, le loro masse hanno raggiunto il record storico a quota 584,4 miliardi di euro con una crescita del 2,3% sul trimestre precedente. L’importo comprende 413 miliardi di prodotti del risparmio gestito (+1,5% da fine marzo), mentre la valorizzazione delle posizioni in regime amministrato è pari a 170,6 miliardi (+3,8%). Il patrimonio dei fondi e delle sicav sottoscritti direttamente ammonta a 194,3 miliardi, con una crescita congiunturale dell’1% e un’incidenza complessiva sul portafoglio totale che scende al 33,2%. In particolare, la valorizzazione delle gestioni collettive domiciliate all’estero è pari a 169,7 miliardi (+0,9%), mentre quella dei fondi di diritto italiano si attesta sui 22,8 miliardi (+1,5%). I prodotti assicurativi e previdenziali, pari a 157,1 miliardi, evidenziano un aumento più significativo (+2,5%), con un peso del 26,9% sul portafoglio complessivo. Nello specifico, il valore patrimoniale delle unit linked sale a 81 miliardi (+1,9%) mentre lo sviluppo risulta più elevato per le polizze vita tradizionali (+3,1%) e per le polizze multi-ramo (+3,6%), con masse rispettivamente pari a 41,4 miliardi e 21,4 miliardi. Le gestioni patrimoniali individuali si attestano sui 62,5 miliardi (+1,7%), stabili al 10,7% sul portafoglio totale. Le dinamiche di crescita coinvolgono le gestioni in fondi (gpf, +4%), che raggiungono una valorizzazione di 24,8 miliardi, mentre le gestioni in titoli (gpm) si confermano stazionarie
(+0,3%) e pari a 37,7 miliardi. A fine mese, il contributo delle reti al patrimonio investito in fondi aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, sale a 332,1 miliardi, il 32,5% sul patrimonio totale investito in fondi (patrimonio gestito pari a 1.022,7 miliardi in base ai dati Assogestioni). Nell’ambito del risparmio amministrato il portafoglio titoli ammonta a 81,4
miliardi (+3,1%), il 13,9% del patrimonio totale: aumenta la valorizzazione dei titoli azionari (+3,6%), delle obbligazioni (+1,0%), degli exchange traded products (+4,3%) e dei certificates (+28,8%), mentre diminuisce quella dei titoli di stato (-0,6%). La liquidità in portafoglio raggiunge gli 89,2 miliardi (+4,4%). Al termine del primo semestre le reti con i patrimoni più elevati
sono Intesa Sanpaolo Private Banking con 106 miliardi, Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking con 91,6 miliardi, seguite da B. Mediolanum (72,9 miliardi), Fineco (65,7 miliardi) e B. Generali (62,8 miliardi. (riproduzione riservata)
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