Atteso a settembre incontro fra Vandelli (Bper) e Pedranzini (Sondrio)
Sul tavolo crescita organica o aggregazione
Bper e la Popolare di Sondrio stringono sul futuro di Arca, di cui detengono insieme circa il 93% del capitale e di cui la banca emiliana è azionista di controllo con poco più del 57%. Secondo fonti di mercato interpellate dall’agenzia MF-Dowjones, si è concluso il lavoro di esame delle opzioni strategiche di valorizzazione di una delle principali realtà attive nella gestione del risparmio in Italia. Il mese prossimo l’a.d. di Bper, Alessandro Vandelli, e il numero uno di Bp Sondrio, Mario Pedranzini, si incontreranno per un confronto.
Le alternative sul tavolo sono diverse. Vandelli ha recentemente spiegato che mantenere il controllo di Arca non è una priorità. Rimanere con la quota attuale non sarebbe prioritario nemmeno per il socio valtellinese. Entrambi gli azionisti sono soddisfatti dei risultati ottenuti dalla società guidata da Ugo Loser, soprattutto nell’ambito dei fondi comuni aperti: non è quindi escluso che possano conservare lo status quo e spingere sulla crescita organica. Arca ha chiuso il 2018 con un margine di intermediazione di 114,2 milioni di euro e un utile di 38,6 milioni, distribuendo dividendi per 7,5 mln.
Sul tavolo c’è anche l’aggregazione con un operatore italiano. Non è escluso che, prima di un eventuale matrimonio, Arca si sviluppi ancora integrando piccole realtà che le consentano di aumentare il peso specifico e, di conseguenza, l’influenza al tavolo negoziale. Per esempio, la società del risparmio potrebbe diventare un polo aggregante attraverso il conferimento di piccole sgr da parte di ex popolari e casse di risparmio. Costruire un campione del risparmio in Italia, però, non è semplice. Attualmente, dunque, sono diverse le opzioni illustrate dai professionisti di McKinsey al cda della banca. L’esame delle possibilità è concluso, anche se manca ancora il bollino ufficiale: la scelta dovrà essere condivisa da entrambi gli azionisti e una schiarita dovrebbe arrivare proprio nelle prossime settimane dopo l’incontro fra i vertici di Bper e Sondrio.
Queste ultime hanno incrementato ultimamente la loro quota in Arca, presentando un’offerta per rilevare le quote detenute dalle due ex banche venete (Pop. Vicenza e Veneto banca). La proposta vincolante, illustrata ai commissari dei due istituti in liquidazione coatta amministrativa nell’ambito di un processo competitivo formale, è stata accolta. In luglio, dopo un anno dalla presentazione dell’offerta, è stato perfezionato l’acquisto del 39,99% del capitale, facendo salire le rispettive partecipazioni al 57,06% (Bper) e al 36,83%.
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