Primo semestre in utile per Unipol che registra un risultato netto consolidato di 644 mln euro, in miglioramento rispetto alla perdita di 390 mln euro dello stesso periodo del 2017. Il dato comprende la plusvalenza derivante dalla cessione della quota di Popolare Vita pari a 309 mln.
Il risultato ante imposte del comparto assicurativo è pari a 852 milioni di euro (+46,9% a/a), la raccolta diretta assicurativa ammonta a 6.258 milioni di euro (6.327 mln in 2017). Per quanto riguarda il settore Danni, la raccolta si attesta a 4.007 milioni (-0,5% a/a), la raccolta dei premi Auto e’ di 2.157 milioni di euro (-0,6% a/a), il comparto non auto e’ di 1.850 milioni di euro in linea (-0,4% a/a). Unipol Gruppo registra, al 30 giugno 2018, un significativo miglioramento del combined ratio3 , che si attesta al 93,0% (95,1% netto riassicurazione ) rispetto al 95,3% dello stesso periodo del 2017, pur confermando la tradizionale linea di prudenza. Il loss ratio, incluso Oti ratio, si attesta al 66,2% (68,1% al 30 giugno 2017). L’expense ratio è pari al 26,8%, rispetto al 27,2% dello stesso periodo 2017. Il risultato ante imposte del settore è positivo per 329 milioni di euro (368 milioni nei primi sei mesi del 2017).
Nel comparto Vita escludendo Popolare Vita e la sua controllata Lawrence Life, il Gruppo Unipol ha registrato una significativa crescita della raccolta diretta, che al 30 giugno 2018 ammonta a 2.147 milioni di euro (+16,4% a/a), il risultato ante imposte del settore è pari a 523 milioni di euro (212 mln in 2017). Il risultato ante imposte del comparto Bancario è positivo per 18 milioni di euro, contro i -940 milioni dei primi sei mesi dell’esercizio 2017, che risentivano degli effetti del Piano di Ristrutturazione avviato proprio con la Semestrale 2017.
Gli impieghi verso clientela, al netto degli accantonamenti, sono ammontati a circa 7 miliardi di euro, contro i 7,9 miliardi di euro a fine 2017. La diminuzione è legata principalmente alla scissione in favore di UnipolReC del portafoglio sofferenze di Unipol Banca. Lo stock di credito deteriorato netto, al 30 giugno 2018, risulta pari a 434 milioni di euro (-14%) con coverage ratio sulle sofferenze pari al 77% e sugli unlikely to pay pari al 46%. La raccolta diretta si attesta a 10,3 miliardi di euro, in diminuzione (-14,6%) rispetto ai 12 miliardi al 31 dicembre 2017.
Al 30 giugno 2018 il patrimonio netto consolidato ammonta a 6.692 milioni di euro (7.453 milioni al 31 dicembre 2017), di cui 5.352 milioni di pertinenza del Gruppo. Per quanto concerne l’indice di solvibilità di Gruppo, al 30 giugno 2018 il rapporto tra fondi propri e capitale richiesto è pari a 160%1 , in flessione rispetto al 166%5 del 31 dicembre 2017, per effetto in particolare dell’allargamento dello spread sui titoli governativi italiani.
A livello di Gruppo Bancario Unipol il Cet 1 è pari al 30,1% (31,5% al 31 dicembre 2017). La variazione negativa è principalmente riconducibile all’allargamento dello spread sui titoli governativi italiani.
UnipolSai ha chiuso il primo semestre con un utile netto consolidato di 647 mln euro, in crescita rispetto ai 282 mln registrati nello stesso periodo del 2017. Il dato comprende la plusvalenza derivante dalla cessione della quota di Popolare Vita pari a 309 mln euro.
Il risultato ante imposte del comparto assicurativo, spiega una nota, è di 815 mln (+96% a/a), a cui ha contribuito il settore Danni per 312 mln (+32,8% a/a) e il settore Vita per 503 mln (+178,1% a/a).
La raccolta diretta assicurativa ammonta a 5.627 mln (5.604 mln in 2017), la raccolta premi nel comparto Danni è di 3.946 mln (3.673 mln in 2017), il combined ratio del lavoro diretto del gruppo ammonta al 93,3%, il loss ratio, incluso OTI ratio, è risultato pari al 66,7%, il risultato ante imposte del settore è pari a 312 milioni di euro, contro i 235 milioni nei primi sei mesi dell’esercizio 2017. Per quanto riguarda il settore Vita, la raccolta si attesta a 1.577 mln (+6,9% a/a), il risultato ante imposte del settore è pari a 503 milioni di euro (181 milioni in 2017).
Il patrimonio netto ammonta, al 30 giugno 2018, a 5.634 milioni di euro (6.194 milioni al 31 dicembre 2017), di cui 5.539 milioni di pertinenza del Gruppo. L’indice di solvibilità individuale al 30 giugno 2018 è pari al 252%2 del capitale richiesto in flessione rispetto al 263% del 31 dicembre 2017 per effetto, in particolare, dell’allargamento dello spread sui titoli governativi italiani. L’indice di solvibilità consolidato al 30 giugno 2018 basato sul Capitale Economico è pari al 206%3 del capitale richiesto (210% al 31 dicembre 2017).