Nel mese di giugno la nuova produzione di polizze vita individuali raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extraU.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è stata pari a € 6,9 mld, in aumento del 6,1% rispetto allo stesso mese del 2017.
Secondo i dati diffusi dall’ANIA, nel I semestre dell’anno i nuovi premi vita emessi hanno raggiunto € 43,3 mld, il 4,2% in più rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente (quando si registrava una contrazione annua del 13,2%).
Il 67% delle imprese, rappresentative del 55% del mercato in termini di premi, ha registrato da inizio anno una raccolta superiore a quella dell’analogo periodo del 2017 e il 60% delle imprese (per una quota premi pari al 49%) ha ottenuto un risultato migliore rispetto alla variazione media registrata da tutte le imprese italiane ed extra-U.E. (+4,2%). Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle rappresentanze di imprese U.E., pari a € 1,2 mld e in calo del 22,2% rispetto a giugno 2017, i nuovi affari vita complessivi nel mese sono stati pari a € 8,1 mld (+0,6% rispetto allo stesso mese del 2017) mentre da inizio anno hanno raggiunto € 51,2 mld, importo sostanzialmente stazionario (+0,2%) rispetto all’analogo periodo del 2017.
Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., nel mese di giugno i nuovi premi di ramo I afferenti a polizze individuali hanno sfiorato i € 4,0 mld (il 57% dell’intera nuova produzione vita), l’ammontare più contenuto da inizio anno ma in aumento del 7,7% rispetto all’analogo mese del 2017; di questi, € 1,4 mld provengono da nuovi premi di prodotti multiramo (polizze combinazione di una componente di ramo I e di una di ramo III) investiti in gestioni separate che aumentano del 29,8% rispetto a giugno 2017. Da gennaio i premi hanno raggiunto € 27,3 mld, il 3,0% in più rispetto all’analogo periodo del 2017, quando la contrazione annua era significativa e pari a -26,9%.
Negativo invece l’andamento della raccolta dei nuovi premi di polizze di ramo V che nel mese di giugno registrano anch’essi l’ammontare più contenuto da inizio anno, pari a € 92 mln (l’1,3% dell’intera nuova produzione), attestandosi nei primi sei mesi dell’anno a un volume di nuovi premi pari a € 806 mln (in crescita del 4,0% rispetto all’analogo periodo del 2017).
La restante quota della nuova produzione vita emessa nel mese di giugno ha riguardato quasi esclusivamente il ramo III (nella forma unit-linked), con un ammontare pari a € 2,8 mld (il 41% dell’intero new business), il più alto da inizio anno e in aumento del 4,7% rispetto a giugno 2017; di questi, € 1,2 mld provengono da nuovi premi di polizze multiramo investiti in fondi unit linked, in contrazione del 5,7%. Nel I semestre dell’anno l’incremento della raccolta del new business di ramo III si è attestato al 6,4%, a fronte di un ammontare pari a € 15,1 mld.
La raccolta di nuovi premi relativi a polizze di malattia di lunga durata (ramo IV) è stata anche nel mese di giugno abbastanza contenuta, raggiungendo da inizio anno un volume pari ad appena € 9 mln, ma in aumento del 55% rispetto al corrispondente periodo del 2017.
I nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti hanno registrato, per il secondo mese consecutivo, un calo rispetto allo stesso mese del 2017 e l’ammontare più contenuto da inizio anno (€ 9 mln); da gennaio il volume dei contributi ha sfiorato i € 60 mln, con una lieve crescita (+1,4%) rispetto allo stesso periodo del 2017.
Da gennaio il numero delle nuove polizze/adesioni è stato complessivamente pari a 1,9 milioni, in diminuzione dell’11,3% rispetto al corrispondente periodo del 2017.
In riferimento alle diverse tipologie di prodotti commercializzati, nel mese di giugno i nuovi premi/contributi relativi a forme pensionistiche individuali, dopo la variazione negativa del mese precedente, sono tornati a crescere (+5,5%) rispetto allo stesso mese del 2017, raggiungendo da inizio anno un volume di € 636 mln, in aumento dell’1,6% rispetto ai primi sei mesi dell’anno precedente; quasi il 10% di tale importo è afferente ai nuovi premi/contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti (ramo VI) mentre la quota restante è rappresentata da PIP.
In particolare, oltre un terzo è costituito da PIP sottoscritti tramite prodotti multiramo, per un ammontare pari a € 224 mln, in crescita del 18,8%.
I nuovi premi attinenti a forme di puro rischio sono risultati anch’essi in aumento (+16,5%) rispetto allo stesso mese del 2017, registrando l’ammontare più alto da inizio anno e raggiungendo nel I semestre dell’anno un importo di € 390 mln, il 5,0% in più rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente; il 33% di questo ammontare, pari a € 128 mln, è costituito da polizze non abbinate a mutui e credito al consumo (+22,4%).
I nuovi premi relativi a prodotti multiramo, esclusi quelli previdenziali e i PIR (Piani Individuali di Risparmio), hanno registrato, anche nel mese di giugno, un incremento (+11,0%) rispetto allo stesso mese del 2017, attestandosi, nei primi sei mesi dell’anno, a un ammontare pari a € 15,1 mld, il 35% dell’intera nuova produzione vita, con un incremento del 14,9% rispetto a quanto collocato nell’analogo periodo del 2017.
Concentrandosi sulla composizione, si osserva che la raccolta premi cumulata dei prodotti multiramo è costituita per il 53% da premi afferenti al ramo I e per il restante 47% da premi di ramo III, mentre quella dei prodotti “mono-ramo” è composta per il 70% da premi di ramo I. Inoltre, la quota di premi di ramo III, raccolta mediante prodotti multiramo, costituisce il 47% dei nuovi premi di ramo III complessivi, mentre l’analoga tipologia di premi di ramo I sfiora il 30% della nuova produzione complessiva di tale ramo.
Nel I semestre dell’anno sono stati intermediati, per la maggior parte tramite sportelli bancari e postali, nuovi contratti PIR per un ammontare premi pari a € 1,5 mld (il 3,4% del new business totale); di questi, il 19% è stato stipulato tramite prodotti multiramo, per un importo pari a € 286 mln.
Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., da gennaio la modalità di versamento a premio unico ha continuato a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al 94% del totale in termini di premi e al 61% in in termini di numero di polizze; sempre da inizio anno, l’importo medio dei premi unici è stato di circa € 36.150, mentre quello dei premi annui e ricorrenti ha raggiunto il valore medio rispettivamente di € 900 e € 5.800.
Calcolando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti posta convenzionalmente pari a 10 anni – l’incremento del volume premi da inizio anno passerebbe dal 4,2% al 2,0%.
Fonte: ANIA