di Francesca Gerosa
Utile in calo nel semestre per Banca Mediolanum , ma nel secondo trimestre ha sfondato quota 110 milioni. Il gruppo guidato da Massimo Doris ha chiuso il primo semestre con un utile netto di 175,3 milioni di euro, in calo dell’11% rispetto al risultato del primo semestre dell’anno scorso che però era stato influenzato da diversi eventi straordinari, come la vendita di Banca Esperia, nonché da mercati finanziari che avevano condizionato positivamente i titoli valutati a fair value. Il dato è comunque risultato superiore alle stime di Equita a 157 milioni e di Banca Imi a 159,2 milioni.
Il totale delle masse gestite e amministrate è aumentato del 5% a 76,16 miliardi, trainato da una raccolta netta positiva per 2,1 miliardi. Sul fronte del mercato italiano, Banca Mediolanum ha registrato una raccolta netta totale positiva per 1,822 miliardi (1,467 miliardi la raccolta in fondi comuni di investimento), impieghi alla clientela in aumento del 13% a 7,91 miliardi, con un’incidenza dei crediti deteriorati netti sul totale dei crediti pari allo 0,75%. Per quanto riguarda, invece, i mercati esteri l’utile netto è risultato pari a 3,1 milioni e le masse gestite e amministrate a 5,540 miliardi, in aumento del 12% rispetto al 30 giugno 2017 e del 4% rispetto a fine 2017. Nel solo secondo trimestre l’utile netto è stato pari a 116 milioni, il miglior risultato degli ultimi sei trimestri. Un dato anche questo superiore alle stime di Equita a 98 milioni e di Banca Imi a 99,6 milioni. Inoltre, l’elevata patrimonialità ha permesso di assorbire senza difficoltà il forte allargamento dello spread sui titoli di Stato detenuti nel portafoglio HTCS (titoli da vendere) con un coefficiente patrimoniale Cet1 risultato pari al 16,2%, ma calcolato pro-forma, applicando i nuovi parametri di gestione con efficacia contabile dal 1 ottobre, è stato pari al 19,8%. Il consiglio di amministrazione della banca, nel corso del mese di luglio, ha infatti approvato una strategia di investimento che prevede il mantenimento di un profilo di rischio estremamente prudente e ha pertanto modificato le logiche di gestione della tesoreria, privilegiando la componente di ricavi stabili nel margine da interessi (portafoglio Htc, ovvero titoli da tenere).
Guardando alla rete di consulenti al 30 giugno scorso i private banker in forza alla struttura erano pari a 4.249 mentre il totale dei clienti serviti dalla banca avevano raggiunto quota 1,231 milioni. Quelli comunicati ieri sono stati numeri apprezzati dal mercato. Il titolo di Banca Mediolanum ha chiuso in crescita a Piazza Affari, registrando un guadagno del 3,45% a 6,14 euro. (riproduzione riservata)
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