di Anna Messia
Il primo semestre dell’anno si è chiuso per Fineco Bank con ricavi e utili in crescita nonostante le difficoltà di mercato e l’amministratore delegato e direttore generale, Alessandro Foti si dice fiducioso che il trend positivo continuerà per l’intero 2018. Nel primo semestre l’utile netto della banca del gruppo Unicredit è stato di 125,2 milioni, in crescita del 20,1% anno su anno.
Numeri oltre le attese di Banca Imi (119,8 milioni) e di Banca Akros (119 milioni), mentre i ricavi si sono attestati a quota 311,8 milioni, +10,3% anno su anno, in linea con le previsioni di Banca Imi (311,9 milioni) e poco sopra quelle di Banca Akros (311 milioni), con un contributo positivo da parte di tutte le aree di business. Gli asset totali in gestione, a giugno scorso, hanno raggiunto i 69,8 miliardi, in crescita del 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Mentre la raccolta netta da inizio anno è stata pari a 3.596 milioni (+24% anno su anno). «Sono numeri coerenti con la storia di Fineco che ha dimostrato di avere un modello di business che consente di crescere, con una bassa volatilità, in qualunque contesto di mercato», sottolinea Foti che aggiunge di aspettarsi che gli afflussi di capitali continueranno anche nei prossimi mesi, anche se «l’asset mix dipenderà dalle condizioni dei mercati». A crescere sarà anche Fineco Asset managemet, la nuova fabbrica prodotto irlandese che a giugno ha ottenuto le autorizzazioni e a partire dal 2 luglio scorso risulta pienamente operativa.
Il suo contributo si inizierà quindi a vedere già sui conti del terzo trimestre 2018 e sarà utile per far aumentare la quota di risparmiatori ai quali verrà offerto il servizio di consulenza. Tra le nuove iniziative intraprese dal gruppo per diversificare le fonti di redditività, è proseguita anche l’espansione dell’attività di lending, con una costante attenzione alla qualità del credito: i mutui segnano un +39,7% trimestre su trimestre, i prestiti personali il +31,3% anno. In crescita i volumi dei fidi, +140,4% anno su anno grazie al contributo del nuovo fido con pegno rotativo. Al 30 giugno scorso i finanziamenti alla clientela risultavano in particolare pari a 2.633 milioni, in crescita del 23,7% rispetto a dicembre dello 2017 e del 75,1% su giugno 2017, grazie proprio allo sviluppo di mutui, prestiti personali e fidi. «Per fine 2018 contiamo di arrivare ad un volume di mutui residenziali di 400 milioni e di prestiti personali per 250 milioni», spiega Foti, mentre «i prestiti controgarantiti dagli asset in gestione dovrebbero raggiungere i 500 milioni». Bene sta andando anche l’Inghilterra dove la banca ha già raggiunto i 2.200 clienti e programma di ampliare l’offerta al altri servizi, a partire dai fondi comuni. (riproduzione riservata)
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