Poste italiane ha realizzato nel semestre ricavi in crescita del 2% su base annua a 18 miliardi di euro e masse gestite per 500 mld. L’utile netto è invece diminuito a 510 milioni, rispetto ai 565 dello stesso periodo del 2016, a causa di partite straordinarie che si erano verificate lo scorso anno.
In particolare, ha spiegato l’amministratore delegato Matteo Del Fante, il periodo precedente aveva beneficiato di una plusvalenza positiva dovuta all’effetto non ricorrente della cessione della quota in Visa Europe. A ciò sia aggiungono i maggiori oneri finanziari relativi alla svalutazione per 82 mln delle quote in Midco, che detiene il 51% di Alitalia Sai. «Al netto di queste partite straordinarie l’utile operativo sarebbe stato pari a 912 milioni, mostrando una crescita del 26%. I risultati raggiunti permettono perciò di confermare la politica di dividendo, pari all’80% dell’utile netto. I nuovi obiettivi contribuiranno a rafforzare la generazione di cassa del gruppo e a supportare la nostra politica di dividendi, che per il 2017 confermiamo essere in linea con gli ultimi due anni».
Il comparto assicurativo e del risparmio gestito ha contribuito con 13,3 miliardi di ricavi, in aumento del 3,3%. Stabile il settore finanziario con ricavi pari a 2,8 mld (+0,4%) e in flessione quello dei servizi postali e commerciali a 1,812 mld (-3,8%), penalizzato dalla fisiologica riduzione dei volumi sulla corrispondenza. La posizione finanziaria netta del gruppo presentava un avanzo di 4,3 miliardi rispetto ai 6,2 di dicembre.
Nel secondo semestre Poste italiane sarà impegnata nella definizione di un nuovo piano industriale, in vista di un’ulteriore crescita del business, nonché a continuare il processo di innovazione del paese, con particolare attenzione ai servizi per la pubblica amministrazione. Quanto agli accordi con Anima holding, proseguiranno le attività volte a sviluppare le possibili sinergie tra la capacità distributiva del gruppo e il know how industriale della partecipata.
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