Di Gigi Giudice.
Il Gruppo Gavio figura tra i principali gruppi industriali italiani, con core business nella gestione di reti autostradali, nelle costruzioni, nelle grandi opere infrastrutturali, nei trasporti e nella logistica. Con oltre 10mila dipendenti e ricavi di 3,4 miliardi di euro, conta, fra le controllate, anche una società di brokeraggio, la PCA. Nata, come captive, alla fine degli anni Novanta, è cresciuta in parallelo con le attività del Gruppo, estendendo l’operatività al seguito delle imprese Gavio e di altre importanti realtà, rafforzando la presenza a livello internazionale. PCA, guidata da Roberto Armana, è arrivata a collocarsi, come fatturato, attorno al nono posto della classifica (ufficiosa) nazionale. Con questi numeri: 100milioni di euro dipremi intermediati e 10 milioni di euro di commissioni. EBITDA al 30,91%, contando su 55 dipendenti. Presenza in 110 paesi grazie all’apporto del network Brokerslink e a Surety Alliance.
Ed ora punta a imporsi anche come player nel mondo del Risk Consulting.
La consulenza nell’area dei rischi aziendali risulta in forte aumento, dal momento che le aziende si devono attrezzare per poter competere, ad armi pari, non solo in ambito domestico ma anche a livello internazionale.
L’attenzione degli imprenditori tende a focalizzarsi non solo sull’ Enterprise Risk Management, (che costituisce l’approccio più completo e intelligente alla gestione del rischio), ma anche di tutte le altre attività che rientrano nell’universo della consulenza relativa. Come Risk Management operazionale, Project RM, Crisis Management, Business Continuity, Disaster Recovery. E tanto altro.
Consulenza su tutto ciò che l’imprenditore avveduto deve fare e sapere: dalla identificazione del rischio fino al suo trattamento, ancor prima di arrivare a tutelarsi con una adeguata copertura assicurativa.
PCA ha deciso di investire risorse nel Risk Consulting dotandosi di una professionalità di spicco quale è Maurizio Castelli. Il quale, oltre a aver attivato una sua società, la Mao Risk Consulting, ha alle spalle esperienze di risk manager della Pirelli e, fino a qualche anno fa, di country manager di XL Catlin Italia.
Grazie alla partnership con Castelli, e alla creazione di un team dedicato, PCA è ora in grado di offrire a tutti i suoi clienti un servizio ad elevato valore aggiunto, che rafforza il posizionamento dell’azienda, in termini di professionalità e sofisticazione dell’offerta.
“L’analisi di settore nell’ambito corporate e mid-corporate, specialmente nella dimensione sotto i 500 milioni di fatturato, ha dimostrato che questo importante segmento dell’economia italiana, sempre più propenso alla specializzazione ed all’internazionalizzazione, ha un approccio al rischio ancora inadeguato. Le aziende sempre più colgono le implicazioni negative in termini di competitività e resilienza di questo gap, che quindi vogliono rapidamente colmare.” dice Maurizio Castelli, convinto, evidentemente, della necessità di offrire proposte credibili e strutturate.
E’ interessante vedere come, in un mercato maturo come quello del brokeraggio assicurativo, esistano realtà proattive che vedono nell’iniziativa e nella value proposition ai propri clienti, una possibilità di crescita ed un’opportunità di ulteriore miglioramento.
Roberto Armana aggiunge: “Il settore del brokeraggio nazionale è dominato da alcuni grandi firme che hanno scelto di crescere per acquisizione esterna. Una scelta ritenuta inevitabile, in un mercato assicurativo soft e apparentemente con pochi spazi di azione. Viceversa PCA ha molti margini per poter crescere in termini organici interni. Crediamo che l’apertura di nuovi settori per il completamento dell’offerta di servizi ai nostri clienti sia sicuramente una strada che garantisce crescita e aggiunge valore. La fortuna di poter contare su una professionalità riconosciuta e consolidata come quella dell’ingegner Maurizio Castelli, incrementa ulteriormente il raggiungimento dei nostri obiettivi e delle nostre ambizioni.”
E’ probabile che, oltre alle legittime ambizioni di PCA, ci sia dietro un disegno più grande, visti i recenti sviluppi di del gruppo Gavio in campo internazionale, impegnato com’è in investimenti rilevanti sia nell’ambito delle costruzioni che in quello autostradale.
I servizi di consulenza messi a disposizione delle controllate attuali e future del Gruppo porteranno a integrare ed ottimizzare gli strumenti di risk management, visti i cogenti obblighi che le normative internazionali impongono a ogni azienda in termini di sostenibilità.