Nel mese di giugno la nuova produzione di polizze vita individuali raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra-U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è stata pari a € 6,5 mld, registrando un calo del 5,3% rispetto allo stesso mese del 2016; nel I semestre dell’anno i nuovi premi vita emessi hanno raggiunto € 41,7 mld e la contrazione è andata attenuandosi nel tempo, arrivando a fine giugno a -12,9% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente (era -23,5% nel primo mese del 2017).
Nella sua statistica mensile, l’ANIA evidenzia, inoltre, che il 33% delle imprese del campione statisticato, rappresentative del 41% del mercato in termini di premi, ha registrato da inizio anno una raccolta superiore a quella dell’analogo periodo del 2016 e che il 56% delle imprese, per una quota premi pari al 61%, ha ottenuto un risultato migliore rispetto alla variazione media registrata da tutte le imprese italiane ed extra-U.E..
Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle imprese U.E., pari a € 1,5 mld, in diminuzione del 24,2% rispetto a quanto raccolto nel mese di giugno 2016, i nuovi affari vita complessivi nel mese sono stati pari a € 8,0 mld (-9,6% rispetto allo stesso mese del 2016), mentre da inizio anno hanno raggiunto € 50,9 mld, l’11,6% in meno rispetto all’analogo periodo del 2016.
Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., nel mese di giugno i nuovi premi di ramo I afferenti a polizze individuali sono stati pari a € 3,7 mld, il 57% dell’intera nuova produzione vita (era circa il 70% nel corrispondente mese del 2016), registrando la raccolta mensile più bassa da inizio anno, con un calo del 22,6% rispetto a giugno 2016. Nel primo semestre dell’anno i nuovi premi di ramo I sono ammontati a € 26,6 mld, in diminuzione del 26,6% rispetto all’analogo periodo del 2016. Negativo risulta anche l’andamento della raccolta dei nuovi premi di polizze di ramo V che nel mese di giugno osserva la contrazione più alta da inizio anno (più che dimezzata rispetto allo stesso mese del 2016), per un ammontare pari a € 103 mln (circa il 2% dell’intera nuova produzione), registrando da inizio anno una diminuzione del 25,2% rispetto ai primi sei mesi del 2016, a fronte di un volume premi pari a € 775 mln.
La restante quota della nuova produzione vita emessa nel mese di giugno ha riguardato quasi esclusivamente il ramo III (nella forma unit-linked), con un volume di nuovi premi pari a € 2,7 mld (il 42% dell’intero new business, 14 punti percentuali in più rispetto all’analogo mese del 2016), in significativo aumento (+44,4%) rispetto allo stesso mese del 2016; da gennaio la raccolta di nuovi affari è ammontata a € 14,3 mld, in crescita del 35,5% rispetto al I semestre 2016.
I contributi relativi a nuove adesioni individuali a forme previdenziali, pari a € 95 mln (l’1,5% dell’intera nuova produzione vita), sono risultati, dopo la variazione negativa del mese precedente, nuovamente in aumento (+4,5%) rispetto a giugno 2016, raggiungendo nei primi sei mesi dell’anno un ammontare pari a € 624 mln, l’8,1% in più rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Nel mese di giugno i nuovi premi attinenti a forme di puro rischio sono stati pari a € 87 mln (l’1,3% del totale new business), registrando l’ammontare più alto da inizio anno, in aumento del 40,6% rispetto all’analogo mese del 2016.
Da gennaio tali polizze hanno raggiunto un importo di € 391 mln, il 17,3% in più rispetto al I semestre dell’anno precedente; il 28% di questo ammontare, pari a € 108 mln, è costituito da polizze non abbinate a mutui e credito al consumo, in aumento del 18,5% rispetto all’analogo periodo del 2016. Da inizio anno il numero totale delle nuove polizze/adesioni è stato complessivamente pari a 2,1 milioni, stazionario rispetto ai primi sei mesi del 2016.
Nel mese di giugno, la modalità di versamento a premio unico ha continuato a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al 93% del totale in termini di premi e al 61% in termini di numero di polizze; sempre da inizio anno l’importo medio dei premi unici è stato di quasi € 30.100 mentre quello dei premi annui e ricorrenti ha raggiunto il valore medio di circa € 1.650 e € 4.900. Calcolando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti posta convenzionalmente pari a 10 anni – il decremento del volume premi da inizio anno passerebbe da -12,9% a -12,5%.
Fonte: ANIA