Nonostante le importanti svalutazioni e il conseguente utile in frenata i manager di Cattolica Assicurazioni stanno lavorando per mantenere invariata per il 2017 la cedola dello scorso anno, quando si era attestata a 35 centesimi. Ieri la compagnia di Verona, che da due mesi è guidata dal nuovo amministratore delegato Alberto Minali, ha comunicato i dati del bilancio semestrale, chiuso con un utile netto consolidato di 8 milioni (-68,0% rispetto al 30 giugno 2016) e un utile netto di gruppo pari a 1 milione (-94,1%). Il risultato netto resta quindi positivo nonostante significative svalutazioni di natura non ricorrente per un totale di 67 milioni (di cui euro 66 milioni quota Gruppo). La raccolta premi complessiva del lavoro diretto ed indiretto danni e vita ha raggiunto i 2.624 milioni, in crescita del 3,8% rispetto ai 2.528 milioni del primo semestre 2016. I dati al 30 giugno 2017 confermano la solidità patrimoniale del gruppo con un patrimonio netto consolidato pari a 2.043 milioni (2.114 milioni al 31 dicembre 2016) e il leggero calo consegue proprio alle svalutazioni di asset intangibili e di titoli posseduti. L’indice Solvency II del gruppo è pari a 187%. «Sono consapevole e convinto che la capacità reddituale del gruppo, conseguente anche alla sua potenza distributiva, la sua solidità finanziaria e la qualità del suo capitale consentiranno a Cattolica di rafforzare la sua posizione sul mercato e di remunerare adeguatamente il capitale investito», ha detto ieri l’ad Minali. La promessa di mantenere invariati il dividendo è quindi confermata.
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