di Gigi Giudice
A tentare di rompere l’imbarazzato silenzio, la fin qui mancata presa di posizione dei vertici del Sindacato Nazionale Agenti sulla vicenda dello spot pubblicitario di Prima.it ha provveduto la sezione romana dello SNA. Sezione (numericamente la più nutrita come numero di iscritti) presieduta da Giorgia Pellegrini. La quale è stata anche vicepresidente dello Sna, ma che non ha mai risparmiato critiche all’operato di Claudio Demozzi, presidente pigliatutto-deciditutto.
Lo spot denigra e insulta l’intera categoria. Come ho avuto modo di scrivere su Assinews online del 26 luglio, intervistando Vincenzo Cirasola, presidente di ANAPA, l’Associazione agenti che aveva tempestivamente inviato un esposto all’Authority (e all’Ivass) sollecitando lo stop a una iniziativa che – paradosso dei paradossi – aveva come committente una società iscritta nella sezione A del RUI.
La mozione della sezione provinciale romana mette il dito nella piaga spiegando che la principale mandante di Prima.it è la compagnia Nobis (poco più di 40 milioni di euro raccolti nel 2015), con la quale lo Sna condotto da Demozzi ha stipulato alcuni accordi commerciali. Fra i quali spicca l’affidamento in gestione dei premi versati dagli associati alla cassa malattia.
Naturalmente questo del mancato pronunciamento dei vertici dello SNA sull’insultante spot è soltanto uno dei temi sui quali la mozione della sezione provinciale romana richiama l’attenzione. Ci sono problemi sul tappeto, da risolvere, ancora più scottanti. Basta citare il dilagare dei mandati agenziali imposti dalle compagnie senza fare riferimento all’Accordo Nazionale Agenti. O il destino del Fondo Pensione Agenti, sul quale permangono cortine fumogene inquietanti .
Urge anche la ripresa dei rapporti con l’ANIA…
Giorgia Pellegrini pungola così Demozzi e il suo entourage a fare a meno di andare in vacanza.