di Giovanni Galli
Le imprese assicuratrici saranno obbligate a praticare uno sconto «significativo» sui premi Rc auto a chi accetterà di installare le cosiddette scatole nere. È quanto prevede un emendamento dei relatori approvato al ddl concorrenza che estende gli sconti anche a chi installa meccanismi che bloccano l’auto se il tasso alcolemico supera i limiti di legge e accetta di sottoporre l’auto a ispezione da parte delle compagnie. Il ddl è stato approvato ieri dalla commissione industria del senato. Il testo, dopo la pausa estiva, sarà calendarizzato in aula a palazzo Madama per poi tornare alla camera per l’approvazione definitiva. Tornando alle scatole nere, gli sconti saranno determinati dalle stesse imprese e non più dall’Ivass come inizialmente previsto. L’Istituto di vigilanza si limiterà a determinare i criteri e le modalità per la determinazione degli sconti che dovranno comunque essere significativi. Uno sconto ulteriore è previsto per gli automobilisti virtuosi del Sud, ovvero quelli che non hanno provocato sinistri con responsabilità esclusiva o concorrente negli ultimi quattro anni e che oggi pagano premi più alti rispetto a quelli con le stesse caratteristiche ma che abitano in altre province a più bassa sinistrosità. A loro le imprese dovranno praticare uno sconto «aggiuntivo e significativo» calcolato sulla base di parametri oggettivi «tra cui la frequenza dei sinistri e il relativo costo medio». Le spese di funzionamento e di abbonamento annuale delle scatole nere saranno a carico delle imprese assicuratrici. Vediamo le altre novità del provvedimento approvato dal consiglio dei ministri nel febbraio del 2015.
Farmaci. La questione del patent linkage (la pratica di collegare l’autorizzazione all’immissione in commercio dei medicinali, la determinazione del prezzo o l’ammissione alla rimborsabilità degli stessi, ovvero qualsiasi altra approvazione relativa ad un farmaco generico, allo status del brevetto del prodotto originario di riferimento) sarà risolta con un emendamento in aula. Bocciato l’emendamento Lanzillotta che aveva incassato il parere favorevole dell’Antitrust e che avrebbe abrogato una norma del dl Balduzzi sul rimborso dei farmaci generici. In sostanza resta in vigore il divieto di rimborso da parte dello stato di farmaci generici prima della scadenza del brevetto. L’emendamento che sarà presentato in aula dalla stessa senatrice Linda Lanzillotta, con il parere favorevole del governo, preciserà che il rimborso scatterà alla data originale di scadenza indicata nel brevetto o nel certificato di protezione complementare, senza dover attendere la chiusura di eventuali contestazioni.
Bandi gas. Gli enti locali che predispongono gare per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas sul modello dei «bandi tipo» definiti dall’Autorità per l’energia godranno di una corsia preferenziale nella loro valutazione. L’Autorità per l’energia, si legge nell’emendamento al ddl approvato, «definisce procedure semplificate di valutazione dei bandi di gara, applicabili nei casi in cui tali bandi siano stati redatti in aderenza al bando di gara tipo, al disciplinare tipo e al contratto di servizio tipo». L’emendamento dei relatori semplifica anche il calcolo dei rimborsi che l’aggiudicatario della gara dovrà versare al precedente gestore del servizio di distribuzione del gas, quando questo sia stato messo a gara prima della scadenza. Via libera anche ad un subemendamento che istituisce un nuovo sistema di compensazioni alle regioni per lo stoccaggio del gas. Dal 1° gennaio dell’anno prossimo, l’ammontare delle compensazioni che le imprese che gestiscono gli impianti dovranno versare nelle casse regionali non sarà più calcolato in percentuale del valore del gas stoccato ma sulla base di una cifra fissa moltiplicata per lo spazio offerto (0,001 centesimi di euro/kWh).
Bollette. Rinviata di sei mesi la fine del regime di maggior tutela per le bollette di elettricità e gas. Il passaggio di tutte le utenze al mercato libero scatterà quindi il 1° luglio 2018 e non più il 1° gennaio 2018.
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