di Luciano Mondellini
La corsa al rialzo delle immatricolazioni di nuova auto nel mercato italiano ha subito in luglio un forte rallentamento dopo un lungo periodo di notevole c continua crescita mese dopo mese. Il numero di nuove auto in luglio è infatti aumentato di solo il 2,9% (a oltre 136 mila unità), un dato che fa segnare una pesante decelerata rispetto a giugno quando il rialzo era stato di quasi il 12,3%, l’ultima crescita a due cifre di un periodo consecutivo durato 17 mesi.
Le ragioni che hanno determinato la frenata della crescita, ha spiegato Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, sono in larga misura fisiologiche dopo un lungo periodo in espansione sostenuta. Una pausa, quindi, che sembra essere nell’ordine delle cose. Inoltre sul rallentamento di luglio incide il fatto che si è ridotto l’impegno di marketing delle case automobilistiche e in particolare le loro campagne promozionali. Dall’inchiesta congiunturale sui concessionari condotta dal Centro Studi Promotor emerge infatti che la quota di operatori che si attende aumenti dei prezzi è salita dal 9% di giugno al 20% di luglio. Inoltre non bisogna nemmeno scordare che sul rallentamento della ripresa ha poi pesato il peggioramento delle prospettive di ripresa del sistema economico italiano. Anche se va segnalato che in luglio sono tornati a crescere sia l’indicatore di fiducia delle imprese che l’indicatore di fiducia dei consumatori determinati dall’Istat. E in luglio è tornato a crescere anche l’indicatore di fiducia degli operatori del settore auto, calcolato dal Centro Studi Promotor sintetizzando i risultati delle sue inchieste congiunturali mensili sui concessionari. Questo indicatore che, dopo aver toccato un massimo di periodo in febbraio, aveva visto un andamento in graduale ridimensionamento per attestarsi a quota 33 in giugno, in luglio è risalito a 36,80.
In questo contesto Fca ha confermato il proprio ruolo di leader del mercato italiano e ha fatto segnare una performance migliore di quella del settore. Il Lingotto, infatti, ha registrato un rialzo del 4,8% a oltre 39 mila unità. La quota di mercato del Lingotto è così salita al 28,8%, in crescita di oltre lo 0,5%.
In particolare hanno trainato i risultati tutti i modelli di punta del Lingotto con la classifica delle auto più vendute in Italia ancora una volta dominata dalle vetture della casa torinese. Sei auto tra le prime dieci sono infatti uscite dagli impianti di Fca : Panda, Ypsilon e Punto ai primi tre posti, 500L quinta, Tipo settima, 500X ottava. Non a caso il marchio Fiat a luglio ha registrato immatricolazioni per 29.300 (il 4,3% in più rispetto all’anno scorso). Bene anche il brand Alfa Romeo che dopo mesi opachi nell’ultimo periodo ha registrato immatricolazioni per quasi 2.700 unita (il 6,1% in più rispetto all’anno scorso). Il Biscione, in particolare, ha beneficiato del fatto che la Giulietta ha continuato a essere una delle vetture più vendute nel segmento C (quota al 9,2%) e la Giulia, di cui sono appena iniziate le consegne ai clienti, ha proseguito con la raccolta ordini la scalata verso le posizioni di vertice del segmento D. Ma soprattutto è andata molto bene Jeep: il marchio statunitense ha continuato a crescere in maniera molto decisa anche in luglio, con quasi 2.800 immatricolazioni. Rispetto all’anno passato ha aumentato i volumi di vendita del 18,7%. (riproduzione riservata)
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