di Andrea Giacobino
nostante l’andamento borsisistico il salottino del Nord Est continua a puntare sulle Generali per altri 10 anni. Qualche giorno fa a Vincenza
si è svolta l’assemblea straordinaria di Ferak, il veicolo che detiene l’1,2% del Leone, partecipato dalla dalle Acciaierie Valbruna della famiglia
Amenduni con il 33,5%, da Palladio Finanziaria e Finanziaria Internazionale con il 23,8% ciascuno, da Veneto Banca con il 9,9% e dalla famiglia
Zoppas con il 3%. La riunione ha deliberato di estendere la durata della società (il cui termine sarebbe scaduto a fine 2016) fino al 31 dicembre
2026 e ciò, ha spiegato il presidente Maurizio Amenduni, perché lo scioglimento non è «opportuno alla stabile valorizzazione dell’investimento
finanziario attualmente in essere». L’assemblea è servita anche ad abrogare il divieto contenuto nell’articolo 7 dello statuto, relativo al possesso
di partecipazioni superiori al 49,9% del capitale anche ove tale soglia sia superata tramite la conversione di strumenti finanziari partecipativi (sfp)
sottoscritti dai soci. Infine sono stati introdotti tre ulteriori periodi annuali di conversione degli stessi sfp: il totale è ora di quattro finestre annuali al po-
sto dell’unica finestra precedentemente prevista «e ciò al fine di ottenere una maggiore elasticità per l’esercizio dei propri diritti da parte dei titolari
degli strumenti». (riproduzione riservata)
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