Non si ferma la crescita del factoring, che anche nel primo semestre dell’anno ha continuato a sostenere le imprese italiane. Secondo i dati diffusi da Assifact, l’Associazione italiana per il factoring che riunisce tutti i maggiori operatori nazionali del settore, la variazione dei volumi complessivi (turnover) risulta infatti pari a +2,76% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per un volume complessivo che ha superato i 93 miliardi di euro. Le previsioni per fine anno sono ancora migliori, con un incremento stimato del 3,3% al 31 dicembre 2016.
Positivo a fine giugno anche l’outstanding, cioè l’ammontare dei crediti in essere nel portafoglio delle società di factoring: oltre 56 miliardi di euro, con un incremento del 2,63% rispetto al 2015.
In aumento (+3,96%) anche gli anticipi e i corrispettivi pagati, che al 30 giugno 2016 hanno superato i 44 miliardi di euro.
Nel consuntivo del primo semestre un dato appare particolarmente significativo: le operazioni “pro soluto”, ossia quelle in cui la società di factoring assume il rischio d’insolvenza del debitore ceduto, hanno superato la soglia del 70% dell’operatività complessiva.