«Gli sviluppi finanziari in Cina potrebbero avere un impatto negativo maggiore delle attese, dato l’importante ruolo del paese nel commercio mondiale»: è quanto si legge nelle minute della riunione di politica monetaria della Bce svoltasi il 15 e 16 luglio. Il rischio legato all’economia cinese «potrebbe essere combinato con gli effetti negativi dei rialzi dei tassi di interesse negli Stati Uniti sulla crescita dei mercati emergenti». Nel complesso, «i rischi sull’outlook economico della zona euro restano orientati al ribasso».
Intanto il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, ha rassicurato i mercati affermando che «non siamo sull’ottovolante, la speculazione non sta prevalendo in Italia. Lo spread è sostanzialmente fermo. Lo scudo che la Bce ha posto in essere a difesa dell’eurozona e dell’euro sta funzionando».