Lo sconto sui premi taglia i fondi. Spazio alle microimprese
di Daniele Cirioli
Meno incentivi alla sicurezza. L’Inail, infatti, prevede di ridurre i finanziamenti in conseguenza della riduzione generalizzata dei premi prevista sempre dalla legge Stabilità 2014 (il c.d. cuneo che nel 2014 ha scontato i premi del 14,17%). Lo stabilisce il consiglio d’indirizzo e vigilanza dell’Inail (Civ) nella relazione programmatica per il 2015-2017, approvata con la delibera n. 7/2014. La relazione prevede, tuttavia, che nei bandi di finanziamento sia riservata una quota di risorse a sostegno delle piccole e microimprese, comprese quelle individuali, di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2017.
Meno incentivi alla sicurezza. La novità scaturisce dalla legge n. 147/2013 (legge Stabilità 2014), che ha introdotto una generalizzata riduzione dei premi per il triennio 2014/2016 in attesa della rivisitazione del sistema tariffario. Tale riduzione dei premi, spiega il Civ, comporta una riduzione delle entrate e, conseguentemente, ridimensiona le risorse disponibili per i finanziamenti alla sicurezza. Nei bandi dei prossimi anni, tuttavia, il Civ chiede di riservare a sostegno delle piccole e micro imprese, comprese quelle individuali, una quota di risorse pari a 10 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2017.
Sempre a proposito degli incentivi, il Civ ritiene necessario «reingegnerizzare» gli interventi finalizzati all’informazione e alla formazione per la sicurezza. Per l’informazione, spiega, serve pervenire all’unificazione e omogeneizzazione delle banche anche per fornire un nuovo impulso alla realizzazione del sistema informativo per la prevenzione nei luoghi di lavoro, il Sinp (che, a distanza di oltre un quinquennio dall’istituzione, non ancora è in funzione in attesa di provvedimenti da parte dei competenti ministeri). Per la formazione, il Civ chiede la completa revisione del processo di progettazione ed erogazione dei servizi al fine di superare la fase orientata prevalentemente alla somministrazione di interventi a utilizzatori finali, con volumi di contatto inevitabilmente esigui, a favore di una fase «strutturata» in cui l’Inail rivolge i propri interventi a soggetti, pubblici e privati, che a loro volta possono diffondere a una platea di fruitori numericamente più significativa. In tale ottica provvederà a emanare apposite linee di indirizzo entro il 31 marzo.
Riforma delle tariffe. Sempre la legge di Stabilità 2014, come accennato, ha previsto una completa revisione del sistema tariffario. Già nella relazione programmatica per il 2014 il Civ ha osservato che tale revisione non può risolversi in una sorta di «ordinaria manutenzione», ma deve realizzare una vera e propria «riforma» del sistema tariffario mirando a garantire una piena e dinamica corrispondenza tra rischi e costi (cioè le tariffe dei premi). L’operazione è una delle principali missioni dell’Inail per tutto il prossimo triennio. Entro il prossimo 30 giugno il Civ si impegna a emanare specifiche linee di indirizzo per l’avvio di analisi e simulazione di scenari, da presentarsi entro il successivo 31 dicembre 2015 e sulla base dei quali programmare l’entrata a regime della riforma (quindi non prima del 2016).
Lotta all’evasione. Nel prossimo triennio, inoltre, il Civ pone tra gli obiettivi quello di incrementare l’analisi delle posizioni contributive come da specifiche liste di evidenze, per almeno il 45% nel 2015, il 50% nel 2016 e il 55% nel 2017. Conseguentemente, prevede una maggiorazione del gettito da recupero dell’evasione ed elusione contributiva del 27% nel 2015, del 28% nel 2016 e del 29% nel 2017 rispetto al risultato conseguito nell’anno 2010.
© Riproduzione riservata