Denis Kessler, presidente e ceo di Scor è soddisfatto dei risultati del I semestre del gruppo riassicurativo francese, che rispondono all’”equazione magica” rentabilità – solvibilità – crescita.
Concretamente, Scor, che ha tratto profitto dall’integrazione di Generali US nelle attività vita (i premi lordi sono cresciuti del 19,5% nel vita, di cui il 2,6% di crescita organica), ma anche dai rinnovi di Scor Global P&C e dalla firma di importanti nuovi contratti da parte di Scor Global Life, registra una crescita del 12,5% dei premi lordi a 5.427 mln €.
L’utile netto è stato pari a 256 mln di euro (+35%).
Scor ha anche indicato di non essere stata colpita dal calo di tariffe a due cifre registrato in alcuni rami danni, grazie alla sua bassa esposizione alle catastrofi naturali negli USA (mercato più colpito da strumenti riassicurativi alternativi). Il calo registrato negli USA è stato nell’insieme del 3% (dello 0,8% escludendo le catastrofi).
La crescita non è stata realizzata a scapito della redditività: il combined ratio si è attestato a 90,9%, migliorando di quasi 4 punti. Il rendimento dei fondi propri (ROE) annualizzato è del 10,3% e il margine di solvibilità passa da 221% di fine 2013 a 231%.
Le recenti catastrofi aeree (Air Algérie, Malaysia Airlines, bombardamenti dell’aeroporto di Tripoli), che andranno a pesare sui conti del terzo trimestre, costeranno al gruppo tra i 25 e i 35 mln di dollari.