La raccolta premi realizzata complessivamente nei rami vita e danni dalle imprese nazionali e dalle Rappresentanze in Italia di imprese extra S.E.E. nel primo trimestre 2014 ammonta a 35.460,4 milioni di euro, con un incremento del 24,4% rispetto al corrispondente periodo del 2013.
In particolare, secondo i dati riportati dall’IVASS, lo sviluppo della raccolta è da imputare ai rami vita i cui premi, pari a 27.493,2 milioni di euro, mostrano una incremento del 35,5%, con un’incidenza sul portafoglio globale vita e danni che si attesta al 77,5% (71,2% nello stesso periodo del 2013); invece, il portafoglio danni, che totalizza 7.967,1 milioni di euro, si riduce del 2,8%, con un’incidenza del 22,5% sul portafoglio globale (28,8% nell’analogo periodo del 2013).
Tali variazioni sono influenzate dall’uscita dal portafoglio diretto italiano di una impresa nazionale operante esclusivamente nei rami danni, il cui portafoglio è stato totalmente assegnato nel corso dell’ultimo trimestre del 2013 a una Rappresentanza in Italia di impresa con sede legale in altro Stato S.E.E. Le medesime variazioni calcolate a perimetro di imprese omogeneo (ossia escludendo anche dai dati relativi al primo trimestre del 2013 la raccolta premi delle suddetta impresa), evidenzierebbero, per le imprese nazionali e le Rappresentanze in Italia di imprese extra S.E.E., una crescita della raccolta complessiva (vita e danni) e dei rami vita pari, rispettivamente, al 24,6% e al 35,5%, mentre per i rami danni si osserverebbe una riduzione del 2,4%.
I dati relativi alla raccolta realizzata nei rami vita dalle imprese nazionali e dalle Rappresentanze in Italia di imprese extra S.E.E. sono riportati nell’Allegato – Tav. 1 e riassunti nel successivo prospetto. Nello specifico, il ramo I (assicurazioni sulla durata della vita umana), con 22.321,3 milioni di euro, mostra un incremento del 49,2% rispetto al primo trimestre 2013; il ramo III (assicurazioni le cui prestazioni principali sono direttamente collegate al valore di quote di OICR o di fondi interni ovvero a indici o ad altri valori di riferimento), con 3.855,3 milioni di euro, si riduce del 7,8% rispetto all’analogo trimestre del 2013; la raccolta del ramo V (operazioni di capitalizzazione) ammonta a 939,5 milioni di euro, con un incremento del 22,2%. Tali rami incidono sul totale premi vita rispettivamente per l’81,2%, per il 14% e per il 3,4% (rispettivamente il 73,7%, il 20,6% e il 3,8% nello stesso periodo del 2013).
Per quanto riguarda i restanti rami, i premi del ramo VI (fondi pensione: 338,3 milioni di euro, con un decremento del 2,8% rispetto al primo trimestre 2013) rappresentano l’1,2% del portafoglio vita (1,7% nel primo trimestre 2013). La raccolta relativa alle assicurazioni di ramo IV (assicurazioni malattia a lungo termine non rescindibili: 15,3 milioni di euro) e alle assicurazioni complementari (23,5 milioni di euro) incide, infine, per il restante 0,2% sul totale premi vita (come nell’analogo trimestre 2013).
Con riferimento ai patrimoni gestiti dalle imprese di assicurazione per i fondi pensione, essi sono pari, nel complesso, a 12.912,8 milioni di euro, con un incremento dell’11% rispetto alla situazione risultante al 31 marzo 2013. Alla fine del primo trimestre 2014 il patrimonio complessivo gestito relativo ai fondi pensione è così ripartito: fondi pensione aperti (5.748 milioni di euro), fondi pensione negoziali con garanzia (3.998,4 milioni di euro), fondi pensione negoziali senza garanzia non ricompresi nel ramo VI (3.166,4 milioni di euro).
Dalla ripartizione per canale distributivo della raccolta premi (Allegato – Tav. 2) si rileva che gli sportelli bancari e postali intermediano il 67,5% del portafoglio vita (in forte crescita rispetto al 57,1% del primo trimestre 2013). Seguono i promotori finanziari (13%, in calo di oltre sei punti percentuali rispetto al 19,5% dell’analogo periodo del 2013), le agenzie con mandato (11,5%, in calo di un punto percentuale rispetto al 12,5% nel primo trimestre del 2013), le agenzie in economia e gerenze (6,9%, in calo rispetto al 9,6% nel corrispondente periodo del 2013), i brokers (0,7% rispetto all’1,1% del 2013) e le altre forme di vendita diretta (0,4%, in confronto allo 0,2% del 2013).
La nuova produzione emessa (Allegato – Tav. 3) si attesta a 19.663,1 milioni di euro, in crescita del 48% rispetto al primo trimestre 2013.
In particolare, per quanto riguarda l’andamento della nuova produzione dei principali rami, si osserva che il ramo I, con 15.575 milioni di euro, mostra un incremento del 66,2% rispetto al primo trimestre 2013; il ramo III, con 3.148,7 milioni di euro, si riduce del 5,2% rispetto all’analogo periodo del 2013; la nuova produzione del ramo V ammonta a 775,2 milioni di euro, con un incremento dell’86,5%. Tali rami incidono sul totale della nuova produzione vita rispettivamente per il 79,2%, per il 16% e per il 3,9% (rispettivamente il 70,6%, il 25% e il 3,1% nel primo trimestre 2013). Per quanto riguarda i restanti rami, la nuova produzione di ramo VI (159,4 milioni di euro), IV (2,6 milioni di euro) e delle assicurazioni complementari (2,2 milioni di euro) rappresenta nel complesso lo 0,8% del totale rami vita (1,3% nel primo trimestre 2013).
I dati relativi alla raccolta realizzata nei rami danni dalle imprese nazionali e dalle Rappresentanze in Italia di imprese extra S.E.E. sono riportati in modo dettagliato nell’Allegato – Tav. 4.
Il portafoglio premi dei rami R.C. autoveicoli terrestri e R.C. veicoli marittimi, lacustri e fluviali ammonta complessivamente a 3.879,7 milioni di euro, presentando un decremento del 6,9% (-6,3% a termini omogenei) rispetto al primo trimestre 2013, con un’incidenza del 48,7% sul totale rami danni (50,8% nel primo trimestre 2013) e del 10,9% sulla raccolta complessiva (14,6% nel primo trimestre 2013).
Per quanto riguarda gli altri rami, quelli con produzione più elevata, e quindi con maggiore quota sul totale, sono: Infortuni con l’8,9% (8,6% nel primo trimestre 2013), R.C. generale con il 7,8% (7,7% nell’analogo trimestre 2013), Corpi di veicoli terrestri con il 7,7% (7,6% nello stesso periodo del 2013), Malattia con il 7,2% (6,6%), Altri danni ai beni con il 6,7% (6,4%), Incendio ed elementi naturali con il 6,1% (5,7%).
L’analisi per canale distributivo continua a evidenziare la preponderanza della raccolta attraverso le agenzie con mandato, che collocano l’80,4% del portafoglio danni (81,6% nel primo trimestre 2013) e l’87,5% del portafoglio relativo al solo ramo R.C. auto (87,2% nel corrispondente trimestre 2013). La quota intermediata dalle altre forme di vendita diretta, con riguardo alla globalità del portafoglio danni si attesta al 5,8% (6,1% nel primo trimestre 2013) mentre con riferimento al ramo R.C. auto all’8,3% (8,6% nell’analogo periodo del 2013).