Munich Re ha registrato un risultato consolidato di 769 mln nel secondo trimestre dell’anno (in crescita rispetto ai 542 di un anno prima), mentre per il semestre il risultato è stato di 1,69 mld di euro, contro 1,51 del I semestre 2013.
Soddisfatto il ceo Nikolaus von Bomhard, che ha sottolineato l’importanza di una corretta politica sottoscrittiva nell’attuale fase di mercato. Disciplina tariffaria e adeguato cycle management diventano d’obbligo oggi. Accanto a Munich Re ha anche sviluppato concetti di coperture personalizzate per I client.
In questa fase il gruppo tedesco trae beneficio dalla diversificazione e punta a rimanere redditizia attraverso la sottoscrizione e non gli investimenti a rischio.
Il ceo si è detto ottimista di raggiungere il risultato previsto di 3 mld e di 48 mld di euro di premi per l’intero anno.
I premi globali sono calati del 5% a 24,78 mld, mentre il risultato operativo è cresciuto di oltre il 18% a 2,45 mld. Il ROE si è attestato a 12,5%.
Nella riassicurazione il risultato del semestre è stato di 1,38 mld rispetto a 1,19 di un anno prima.
Il combined ratio è stato pari a 94,1%, a causa dei costi legati ai sinistri, che hanno toccato quota 617 mln euro, di cui 120 mln sono da ricondurre al naufragio nel 2012 della nave da crociera Costa Concordia, al largo dell’isola del Giglio.
Nel comparto assicurativo primario il risultato del semestre è stato pari a 258 mln, in calo dai 266 di un anno prima.
Per Munich Health il risultato è stato di 42 mln, in forte calo dai 68 di un anno prima.