di Anna Messia
Il consiglio di amministrazione di Generali ha ricevuto il via libera dall’Ivass per emettere fino a 7 milioni di azioni della compagnia assicurativa a titolo gratuito. Titoli che saranno messi a servizio del piano di incentivazione a lungo termine 2014-2016. Il piano, guardando ai valori di ieri del titolo Generali (15 euro), ammonterebbe quindi a circa 100 milioni di euro.
Quei 7 milioni di titoli rappresentano lo 0,4% del capitale delle Generali, ma per incassarli interamente i top manager della compagnia dovranno centrare i quattro obiettivi indicati nel piano: un Solvency I ratio di almeno il 141% nel 2014 (e del 160% nel 2015 e 2016, ma va segnalato che già oggi è al 162%); un roe incrementato del 13%; il posizionamento nel primo quartile in un confronto con le 13 principali assicurazioni europee, tra cui Allianz e Axa; un return on risk capital al massimo del 9,5%. Mentre non ci sarà premio a lungo termine in caso di roe inferiore al 10% o di posizionamento nell’ultimo quartile in Europa. L’indice di return on risk capital rappresenta invece una novità del piano di quest’anno, richiesta dall’Ivass per misurare l’effettivo rischio sul capitale della compagnia.
Per quanto riguarda i manager coinvolti, il piano a lungo termine è rivolto ai dieci membri del group management committee, che include il ceo Mario Greco, e ai 200 top manager del gruppo in tutto il mondo, oltre a 70 dirigenti di livello più basso, che potranno però avere un payouy massimo dell’87,5%.
Si tratta complessivamente di 280 persone, e il manager maggiormente coinvolto nel piano di incentivazione a lungo termine è senza dubbio Greco. Per il group ceo il piano di remunerazione annuale prevede che la componente fissa pesi per il 25%, il bonus annuale rappresenti un altro 25% e quello pluriennale il restante 50%. Insomma, per Greco, qualora centrasse gli obiettivi del piano pluriennale, il premio sarebbe indubbiamente cospicuo. Guardando a quanto incassato sui risultati 2013, quando il ceo aveva ricevuto una remunerazione fissa di 1,3 milioni e una variabile di 1,4 milioni di euro, la componente pluriennale potrebbe quindi superare i 2,5 milioni. In ogni caso, però, le azioni accantonate in ciascuno dei tre anni dal 2014 al 2016, saranno definitivamente assegnate solo alla fine del triennio, con il 50% dei titoli che sarà subito disponibile, mentre il 25% delle azioni avrà un lock up di un anno e un altro 25% un vincolo biennale. (riproduzione riservata)