Raccolta netta nel primo semestre 2014 a 2 miliardi (+31,1% rispetto al primo semestre 2013) e totale delle attività finanziarie al 30 giugno a quota 47,2 miliardi, +8,2% rispetto a fine 2013 per Finecobank che chiude i sei mesi con circa 54 mila nuovi clienti in più. Ora sono più di 930 mila. «Oltre il 50% dei nostri clienti utilizza Finecobank come istituto di riferimento», spiega l’ad Alessandro Foti. La raccolta netta della sola rete di pf si attesta a 1,7 miliardi nel semestre, contro i 2,6 miliardi di tutto il 2013. L’utile netto del periodo è stato di 73,9 milioni, in crescita del 31% grazie all’aumento del margine d’interesse legato alla nuova politica d’investimento della liquidità, all’aumento delle commissioni sul risparmio gestito legato alla crescita delle masse, e al contenimento dei costi. Per il secondo semestre Foti non si sbilancia sottolineando che «nella raccolta delle reti c’è tipicamente una stagionalità che porta il primo semestre a essere di solito il più forte. In ogni caso sottolineo che la nostra raccolta è stata solo retail». Intanto la struttura manageriale della reteFineco si è riunita nei giorni scorsi a Milano. È stato il primo incontro dopo la quotazione (avvenuta un mese fa) tra i manager di rete e i vertici, che hanno presentato la strategia commerciale e il piano di stock granting per i promotori. Il piano, che si aggiunge alle altre forme di incentivazione previste, si articola su quattro anni. Nel corso dell’incontro, Foti ha evidenziato il grande potenziale offerto dal risparmio italiano, che ha raggiunto 3.700 miliardi di euro, ponendo l’Italia tra i Paesi al mondo con lo stock più alto.