«L’impatto del decreto Balduzzi sarà da verificare con attenzione e con il tempo, essendo recente», commenta Andrea Romano, coordinatore cittadino per Milano dei legali di Cittadinanzattiva. «In linea di massima mi pare sia costituito da princìpi validi, anche se non sempre la formulazione concreta delle norme appare ineccepibile. Mi sembra che alcune questioni meritino apprezzamento e condivisione: soprattutto penso alla c.d. medicina difensiva. Il principio che si è cercato di attuare, escludendo la colpa lieve dei medici per evitare la responsabilità, è senz’altro corretto e va nella direzione giusta. Il medico non deve essere “ossessionato” dal prescrivere esami e farmaci al solo fine di evitare una qualsiasi responsabilità. Una volta che segue le linee guida nazionali non deve preoccuparsi, almeno dal punto di vista penale. Da un punto di vista civilistico, ovvero i risarcimento danni, la questione presenta profili di complessità maggiore. La ricaduta pratica di questo principio potrà però essere valutata solo col tempo».
Domanda. Che fare per rendere più efficace il sistema?
Risposta. Ritengo che si potrebbe cercare di monitorare molto più di quanto già non si faccia le varie situazioni territoriali. Credo questo sia un punto nodale: le verifiche dovrebbero essere effettuate innanzitutto da soggetti senza alcun rapporto di lavoro e di collegamento di qualsiasi tipo con le aziende ospedaliere, anche se naturalmente ciò non vuol dire in contrapposizione con le stesse.
D. Eppure la litigiosità per malpractice non cessa_
R. Occorre un’approfondita analisi del presunto caso di malpractice chiedendo ad un medico legale e a specialisti un parere, senza confondere i casi di malcostume e maleducazione con quello di un eventuale errore medico e senza che le proprie emozioni prendano il sopravvento; in secondo luogo verificare se vi è stato un reale danno e a quel punto rivolgendosi naturalmente a specialisti avviare un’azione legale. Una sola questione ritengo doverosa sottolineare: i consulenti tecnici d’ufficio. Sono coloro che realmente decidono la causa: se danno ragione al soggetto che documenta un danno, il Giudice emetterà quasi certamente sentenza favorevole; altrimenti la causa sarà persa. Ebbene le regole per la nomina dei Ctu non sono esenti da possibili critiche e da miglioramenti. Cittadinanzattiva con la rete del Tribunale per i diritti del malato sta pensando di organizzare un evento teso a migliorare anche tale aspetto.
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