Non si inceppa la crescita della nuova produzione vita raccolta a giugno in Italia da imprese italiane e rappresentanze di imprese extra-U.E., e sale, secondo una prima stima dell’ANIA, a € 4,9 mld, in aumento del 24,1% rispetto allo stesso mese del 2012.
Nnel primo semestre i nuovi premi emessi hanno raggiunto € 32,1 mld, registrando una crescita del 24,9% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.
Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle imprese U.E., pari a € 0,6 mld e in diminuzione del 9,8% rispetto a quelli raccolti a giugno 2012, la nuova produzione vita complessiva è stata pari a € 5,4 mld (+19,5% rispetto a giugno 2012), mentre da inizio anno ha raggiunto € 38,8 mld, il 30,2% in più rispetto al primo semestre 2012.
Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., nel mese di giugno la raccolta premi afferente a nuove polizze di ramo I ha continuato a registrare incrementi in linea con i due mesi precedenti (+20,8% rispetto allo stesso mese del 2012), a fronte di un ammontare premi pari a € 3,4 mld, pari al 69% dell’intera nuova produzione emessa nel mese analizzato.
In lieve aumento rispetto all’anno precedente (+1,7%) risulta essere l’andamento relativo alle polizze di ramo V che nel mese di giugno contabilizzano un volume premi contenuto e pari ad appena € 131 mln (circa il 3% dell’intera raccolta di nuovi affari).
La restante quota (28%) della nuova produzione vita è rappresentata dalle polizze “linked” (ramo III) che registrano un incremento del 37,4% rispetto a giugno 2012 (crescita inferiore a quella realizzata nel mese di maggio scorso ma superiore a quella dei tre mesi precedenti), a fronte di un ammontare pari a € 1,4 mld; vi ha contribuito esclusivamente la vendita di polizze unit, prevalentemente del tipo “classiche”, che ha controbilanciato la scarsa commercializzazione di polizze index.
Appena positivo l’andamento riportato dai contributi relativi a nuove adesioni individuali a forme previdenziali, pari a € 77 mln, pressoché stazionari rispetto a quelli di giugno 2012.
Il 66% delle imprese del campione statisticato, rappresentative del 73% del mercato in termini di premi, ha registrato nel primo semestre dell’anno una raccolta superiore all’analogo periodo del 2012 e che il 48% delle imprese (per una quota premi pari al 26%) ha ottenuto un risultato migliore rispetto alla variazione media registrata da tutte le imprese italiane ed extraU.E. (+24,9%).
Da inizio anno la modalità di versamento a premio unico costituisce la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al 94% del totale in termini di premi; calcolando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti posta convenzionalmente pari a 10 anni – l’incremento del volume premi nel primo semestre diminuirebbe dal 24,9% al 22,7%