Alla fine del XX secolo solo negli USA i costi per le cause legali sono arrivati ad un miliardo di dollari all’anno mentre i costi per le polizze erano arrivati a 5.
E in Italia cosa sta succedendo? Anche nel bel paese le cause legali per malasanità sono in continuo aumento. La Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari ha stabilito che ci sono state 570 denunce in 4 anni, dal 2009 al 2012. Fra queste, 400 erano relative a casi che hanno comportato la morte del paziente, per errore imputato al personale medico e sanitario o per disfunzioni e carenze strutturali.
L’operatore sanitario è pertanto sempre più sottoposto ad una nuova forma di stress derivante non dal timore di non svolgere adeguatamente il proprio lavoro per il bene del paziente ma dalla paura di incorrere in una denuncia dal paziente stesso o dai suoi familiari.
Ecco pertanto che si rileva di fondamentale importanza che l’operatore sia informato adeguatamente sulla normativa vigente in modo da avere piena consapevolezza non soltanto dei propri doveri ma anche dei propri diritti.
A questo si aggiunge un attività di prevenzione che l’operatore può svolgere quotidianamente affrontando paziente e parenti con delle modalità comunicative che possano migliorare i rapporti interpersonali e, se non eliminare, limitare i “danni legali”.
Questo l’argomento del seminario dal titolo “I profili di danno alla persona e la responsabilità dell’operatore sanitario” accreditato ECM per le figure sanitarie con 20 crediti dalla Regione Veneto che si svolgerà a Verona il prossimo 12 e 13 Settembre 2013. Un avvocato e una psicologa spiegheranno ai discenti normative e strategie per sopravvivere alle denunce di malasanità.
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