Doppio appuntamento giudiziario oggi per la famiglia Ligresti. A Torino il tribunale del Riesame è chiamato a pronunciarsi sulla richiesta di scarcerazione avanzata dai legali di Jonella Ligresti, detenuta dal 17 luglio scorso, e di Salvatore Ligresti ai domiciliari nella sua abitazione in via Ippodromo a Milano. Il ricorso riguarda anche l’ex ad Emanuele Erbetta in carcere a Novara e l’ex vicepresidente Antonio Talarico ai domiciliari. Nessuna richiesta, invece, è stata avanzata per l’ex ad Fausto Marchionni (ai domiciliari nel cuneese) e Giulia Ligresti detenuta nel carcere di Vercelli. I giudici del Riesame hanno di tempo fino al 9 agosto per la sentenza con cui decidere se accogliere o meno le istanze formulate dai difensori. A Milano, invece, i Ligresti rischiano il sequestro di 245 milioni di euro. A tanto ammonta la richiesta promossa (e votata in assemblea il 14 marzo scorso anche da Unipol) dal commissario ad acta nominato dall’Isvap Matteo Caratozzolo. Un sequestro conservativo sui beni della famiglia Ligresti e di alcuni ex consiglieri e sindaci di Fonsai avanzata nel luglio scorso davanti al giudice del Tribunale civile Angelo Mabriani e a cui i difensori del Ligresti hanno replicato con alcune memorie depositate il primo agosto scorso.