Aviva chiude il primo semestre con un utile netto di 776 mln £, contro una perdita di 624 mln di un anno prima. Le cinque metriche chiave (cash flow, utile operativo IFRS, valore del new business, spese operative e combined operating ratio) hanno dato risultati soddisfacenti, in linea con i miglioramenti registrati gia’ nel primo trimestre.
Il cash flows è migliorato del 30% a 573 mln £ e il risultato operativo è cresciuto del 5% a 1 mld £.
L’andamento, precisa una nota, conferma una buona resistenza anche in uno scenario economico complesso, grazie alla natura diversificata del business. Gli esiti positivi sono legati anche alla riduzione delle spese, diminuite del 9% arrivando a quota 1,528 mld.
Il gruppo ha registrato risultati significativi in termini di valore del New Business che si attesta a 401 mln, riportando un incremento del 17% rispetto al primo semestre del 2012, guidato principalmente dalla migliorata redditività e dal product mix di Uk Life e Francia.
Il segmento Danni registra un Combined operating ratio soddisfacente che si attesta al 96,2% (95,5% nel 1° semestre 2012).
“Nella prima metà del 2013 ho rafforzato il management team, scelta essenziale per il processo di cambiamento di Aviva”, afferma Mark Wilson, Ceo del gruppo. “Abbiamo intrapreso diverse azioni per raggiungere risultati in ottica di crescita e cash flow e abbiamo già ottenuto esiti soddisfacenti. Ma il nostro impegno continua al fine di raggiungere quanto prefissato, dare cioe’ una svolta alla Compagnia per mostrare il suo considerevole valore”.
L’utile operativo di Aviva in Italia nel 1° semestre 2013 è cresciuto a 94,5 mln euro (+7% a/a). In termini di generazione di capitale operativo, la compagnia ha registrato un risultato positivo pari a 62 mln, riportando una crescita del 13%.
Nel ramo Danni, precisa una nota, le azioni legate alla redditività e a un più selettivo underwriting stanno portando gli esiti attesi, registrando un combined ratio al 96% (102% nel 1° semestre 2012). Nel mese di settembre verrà lanciato un progetto Motor con B.Popolare.
Nel ramo Vita, il valore del new business si attesta a 6,9 mln (16,7 mln nel 1° semestre 2012), risultato dovuto principalmente all’andamento dei tassi d’interesse dell’euro. La raccolta del segmento raggiunge quota 1,540 mld (1,536 mld nei primi sei mesi del 2012).
La strategia della compagnia è orientata allo sviluppo di una gamma prodotti a minor impiego di capitale e sono già in corso azioni volte a concentrare ulteriormente il business mix su prodotti unit linked e protection.
“I primi sei mesi del 2013 sono stati caratterizzati da un importante piano di trasformazione che proseguirà anche nella seconda parte dell’anno. La nostra strategia in Italia”, afferma Patrick Dixneuf, Ceo del gruppo Aviva in Italia, “punta a raggiungere una maggiore redditività, attraverso una sempre più efficace razionalizzazione dei costi e ad azioni sui prodotti, potendo contare anche sulle consolidate relazioni con i nostri business partner – banche, agenti, broker e promotori finanziari”.