FonSai contesterà il sequestro preventivo, effettuato dalla Guardia di finanza di Torino, di alcuni alberghi della catena AtaHotels appartenente al gruppo assicurativo. «Contesteremo il provvedimento», ha annunciato Fabio Cerchiai, presidente di FonSai, «in quanto non capiamo perché dovevano essere sequestrati, seppure in modo solo cautelativo e preventivo, beni e asset della società».
Il blitz delle Fiamme gialle rientra nell’ambito dell’operazione Fisher Lange scattata in luglio e che aveva portato in carcere Jonella e Giulia Ligresti, figlie dell’ex patron di FonSai, Salvatore Ligresti, oltre ad alcuni ex dirigenti del gruppo assicurativo. «I sequestri, se il giudice lo ritiene», ha detto ancora Cerchiai, «vadano a colpire il patrimonio della famiglia Ligresti e non quello della società e degli azionisti, compresi quelli di oggi».
A chi gli chiedeva se i sequestri cautelativi potessero incidere su un eventuale processo di dismissione di AtaHotels, il presidente di FonSai ha spiegato che «allo stato non c’è un progetto di dismissione». Sull’eventualità che la compagnia assicurativa possa costituirsi parte civile nell’ambito della vicenda giudiziaria della famiglia Ligresti, Cerchiai ha ricordato che «le assemblee degli azionisti hanno promosso le azioni di responsabilità contro i Ligresti: ora tocca ai giudici accettarla. Se la società sarà ammessa, quando ci sarà il processo, chiederà di essere ammessa come parte civile».
Sul fronte finanziario, la dismissione di alcuni asset di Milano assicurazioni, imposta dall’Antitrust come condizione imprescindibile per il via libera alla fusione tra Unipol e la galassia Premafin, «si dovrebbe concludere entro l’anno». Quanto all’eventualità di nuove acquisizioni nell’area dei Balcani, Cerchiai ha osservato: «Ora dobbiamo consolidarci dove siamo, abbiamo un bel percorso di consolidamento che sta andando bene. Le basi solide sono il presupposto per crescere in Italia e all’estero».
In borsa FonSai ha guadagnato l’1,64% a 1,491 euro.
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