Lunedì prossimo partirà l’asta dei diritti di opzione non esercitati di Unipol e FonSai, relativi ai due aumenti di capitale da 1,1 mld ciascuno, per poi concludersi il 7 settembre.
Per quanto riguarda la ricapitalizzazione di FonSai, al termine del periodo di offerta risultano non esercitati 1,154 milioni di diritti opzione validi per la sottoscrizione di 290,898 milioni di titoli ordinari, pari al 31,727% del capitale, per un controvalore complessivo di 291 mln e per le azioni di risparmio B 993,47 mila diritti validi per la sottoscrizione di 250,35 milioni di azioni risparmio di categoria B, pari al 77,81%, per un controvalore di 141,4 milioni.
Sul fronte della compagnia bolognese, invece, al momento risultano non esercitati 5,735 milioni di diritti riguardanti la sottoscrizione di 114,7 milioni di azioni ordinarie (lo 27,13% di quelle offerte) e 7,41 milioni di diritti relativi alla sottoscrizione di 148,16 milioni di titoli privilegiate (56,88%) per un controvalore di 373,8 mln. In caso di mancata sottoscrizione, la porzione più rilevante dell’inoptato dei due aumenti andrebbe a carico del consorzio bancario guidato da Mediobanca e Unicredit.
L’ufficializzazione del periodo d’asta è arrivata dalle due compagnie assicurative al centro del processo d’integrazione che coinvolge anche la holding Premafin e Milano Assicurazioni.