Secondo il recente studio “Il mercato assicurativo italiano: opportunità nella patria del Rinascimento” pubblicato da Swiss Re, l’Italia è attualmente chiamata ad affrontare importanti cambiamenti economici e sociali e offre quindi interessanti opportunità per il settore assicurativo. La riduzione nella spesa sociale del governo implica che in futuro gli italiani dovranno sostenere una responsabilità sempre maggiore nella gestione dei propri rischi e nella pianificazione previdenziale. Il settore assicurativo deve quindi prepararsi a offrire soluzioni assicurative complete per contribuire a colmare queste crescenti lacune di protezione.
L’Italia, l’ottava maggiore economia a livello mondiale, vanta un tessuto produttivo ampio e diversificato, costituito da piccole e medie imprese che esportano prodotti di elevata qualità. L’Italia è la patria dell’istituto bancario più antico al mondo (Monte dei Paschi di Siena) ed è il paese in cui è stato stipulato il primo contratto assicurativo – a testimoniare la ricca storia commerciale del paese.
Nell’attuale clima di condizioni macroeconomiche avverse, per gli assicuratori dovrebbero concretizzarsi interessanti opportunità di crescita, in particolare nei rami diversi da quello auto, attualmente poco sviluppati.
Le riforme legislative, sia recenti che attese, dovrebbero aprire la strada a un maggior coinvolgimento del settore assicurativo, consentendogli di svolgere un ruolo di maggiore rilevanza a sostegno delle sfide economiche e demografiche che l’Italia sarà chiamata ad affrontare.
Secondo Kurt Karl, Chief Economist di Swiss Re, “In Italia la crisi finanziaria si è tradotta in un drastico inasprimento fiscale e in tagli alla spesa pubblica, che a loro volta stanno imprimendo un’accelerazione al processo di riduzione e di riequilibrio del sistema del welfare, lasciando profondi gap di protezione non solo a livello di sanità e previdenza, bensì anche per quanto concerne la copertura dei danni alle abitazioni ed altre proprietà causate dalle catastrofi naturali. Il settore assicurativo deve dunque prepararsi ad assumere il suo nuovo e più ampio ruolo in Italia a supporto di Stato, enti privati e singole persone, al fine di gestire alcune delle maggiori sfide economiche che il paese si sia mai trovato ad affrontare.”
L’Italia si trova ad affrontare sfide impegnative sotto il profilo demografico. Il paese presenta il secondo maggior indice di dipendenza degli anziani al mondo, subito dopo il Giappone, ed è previsto che continuerà ad avere una delle popolazioni più vecchie al mondo. La crescente austerità fiscale, combinata alla contrazione della popolazione lavorativa, sta ampliando il gap pensionistico individuale, per colmare il quale gli italiani necessiteranno di un sempre maggiore ricorso a forme di previdenza complementare. Il sistema pensionistico statale, un tempo uno dei più generosi al mondo, è infatti stato fortemente ridimensionato. Man mano che la responsabilità per la pianificazione previdenziale si sposta dallo Stato ai privati, gli assicuratori saranno chiamati a svolgere un ruolo di maggiore preminenza per colmare tale gap previdenziale.