di Valerio Testi
L’ottimo momento del risparmio gestito trova conferma nei conti delle quotate Banca Generali, Azimut (qui accanto) e Mediolanum. La società diretta da Massimo Doris ha chiuso il primo semestre 2012 con un utile netto di 217,5 milioni di euro, in crescita del 125% rispetto al primo semestre del 2011. L’utile netto relativo al mercato italiano è stato di 210 milioni (+116%); il totale delle masse gestite e amministrate si è attestato a 49,1 milioni (+5%). La raccolta netta di Banca Mediolanum è stata di 1,7 miliardi, di cui quella con fondi e gestioni di 869 milioni. Il numero di promotori finanziari al 30 giugno era di 4.432, al servizio di 1,05 milioni di clienti. I conti correnti e di deposito sono circa 676.500, in aumento del 17% rispetto all’anno scorso e dell’8% da inizio anno. La jv Banca Esperia invece ha registrato nello stesso periodo un utile netto di 3,8 milioni (+208%). Le masse amministrate sono ammontate a 13,2 milioni (-4% rispetto al 30 giugno 2011, +3% da inizio anno). Per quanto riguarda le attività all’estero, l’utile netto del primo semestre è stato di 7,4 milioni (era di 0,4 milioni nell’analogo periodo 2011). Le masse gestite e amministrate superano di poco quota 2 miliardi (+4% da inizio anno). Il cda di Mediolanum sta inoltre valutando l’eventuale acquisizione, dagli attuali azionisti paritetici, della società Mediolanum Assicurazioni, attiva nel ramo danni elementari (esclusa l’auto), le cui polizze sono offerte al mercato delle famiglie e distribuite unicamente da Banca Mediolanum. Il bilancio della compagnia al 31 dicembre 2011 presentava un utile netto di 2,6 milioni, un patrimonio netto di 32,6 e un volume di raccolta premi di 25,3 milioni. Il cda ha deliberato anche l’emissione di prestiti obbligazionari non convertibili a tasso fisso o variabile con floor, o equity-linked, fino a un importo di 300 milioni, che potranno essere collocati entro il 2013 sul mercato italiano tramite la stessa Banca Mediolanum. (riproduzione riservata)