L’oracolo di Omaha, alias Warren Buffett, risulta fra gli uomini più ricchi del mondo ed è soprattutto noto per essere investitore conservatore e poco propenso a scelte avventurose. Con la sua holding Berkshire Hataway è da anni molto presente anche nel mondo dell’assicurazione e della riassicurazione (in Italia ha preso il via Berkshire Italia, compagnia diretta affidata a Carlo Faina).
Cinque anni fa aveva investito e scommesso sulla tenuta – in un arco decennale – di bond municipali statunitensi.
Ora la sua holding Berkshire Hataway ha chiuso credit default swaps in tali bond per 8,25 miliardi di dollari.
Senza – per ora – fornire spiegazioni.
Immediato agitazione fra gli investitori, allarmati – oltre che dalla scelta di Buffett – da recenti casi di défault di alcune città come Stockton, in California.
Tuttavia – dagli Stati Uniti, alla Germania, alla Cina – il rischio di défault dei bond governativi e corporate è sceso ai minimi. In conseguenza del dileguarsi dei pericoli di una nuova crisi sistemica. Con il conforto delle dichiarazioni del presidente della Bce, Mario Draghi, “pronto a tutto” pur di salvare l’euro, incluso l’acquisto di bond governativi.