Aviva ha chiuso il semestre con una perdita di 477 mln di sterline, a causa di perdite da 876 milioni di sterline legate ai mancati investimenti nel ramo statunitense del gruppo assicurativo britannico, che verrà probabilmente dismesso insieme ad altre 15 unità, secondo i piani di ristrutturazione del gruppo.
i profitti pre-tasse sono invece rimasti costanti a 658 milioni di sterline.
Il risultato operativo è sceso del 10%, a 935 milioni di sterline a causa della debolezza dell’euro sulla sterlina, sotto le attese degli analisti che si attestavano a circa 1 miliardo di sterline.
Nel vita il risultato operativo è in calo del 7% a 1 mld di sterline, mentre in crescita dell’1% a 465 mln nei danni.
Al 30/06 il solvency ratio era a 150%. A luglio il gruppo aveva annunciato una revisione del piano strategico. La priorità rimane ricostituire la solidità finanziaria del gruppo. Nel secondo trimestre è stata ridotta l’esposizione al debito sovrano italiano a meno di 2 mld. E’ stato anche venduto il 21% di Delta Lloyd, portando la partecipazione di Aviva a sotto il 20%.
Il gruppo si è impegnato nella riduzione dei costi per 400 milioni £.