Con riferimento alle dichiarazioni rilasciate dal Commissario straordinario dell’Isvap, Giannini, l’Ania dichiara che “le compagnie assicurative vogliono norme chiare e semplici a vantaggio degli assicurati e della stabilità del sistema. Le interpretazioni dell’ISVAP vanno nella direzione opposta e sono foriere di effetti negativi per i consumatori, in termini di aumento dei prezzi della r.c. auto. In particolare il Presidente Minucci – nel ribadire che occorre evitare un contenzioso diffuso, lungo e costoso – sottolinea: “La legge non impone alle imprese di offrire polizze con scatole nere. l’Isvap introduce questo obbligo disinteressandosi dei costi aggiuntivi necessari per costruire l’offerta di questi prodotti. Ciò potrebbe portare a un aumento dei prezzi praticati dalle imprese, soprattutto da quelle che – pur non ritenendo conveniente l’offerta dei nuovi prodotti – fossero obbligate a commercializzarli sostenendo i relativi costi di impianto.
La legge impone, poi, che la riduzione automatica del premio, in assenza di sinistri, sia indicata obbligatoriamente nel contratto. L’interpretazione corretta vuole che la riduzione automatica operi sul premio della tariffa applicata al momento del rinnovo contrattuale. Se operasse, invece come sostiene l’Isvap, rispetto al premio pagato nell’anno precedente, la mutualità sarebbe completamente alterata. Al limitato numero di assicurati che provocano sinistri, infatti, verrebbero addossati non solo gli aumenti tariffari conseguenti alla loro responsabilità, ma anche quelli derivanti dagli sconti concessi a tutti gli altri. Per questi assicurati si tratterebbe di aumenti davvero insostenibili.
Infine, nella Bozza di Regolamento n. 49 – posta in pubblica consultazione lo scorso 10 luglio – l’ISVAP prevede che l’intermediario fornisca al cliente, che si reca presso di lui per stipulare o rinnovare un contratto r.c. auto, almeno tre preventivi personalizzati, rilasciati da imprese appartenenti ad altrettanti gruppi. Secondo il Regolamento, l’avvenuta consegna deve risultare da apposita dichiarazione sottoscritta dal cliente prima della stipula o del rinnovo del contratto. Inoltre, l’intermediario deve conservare copia della documentazione cartacea fornita al cliente.
La regole proposte dall’ISVAP determinerebbero un’inutile e costosa complicazione delle procedure di rilascio delle polizze, senza raggiungere l’obiettivo di un’informativa corretta, trasparente e esaustiva sulle offerte presenti sul mercato. La relazione illustrativa del Regolamento non reca un’analisi costi/benefici del provvedimento. Secondo una nostra prima stima, il sistema così delineato determinerebbe un aggravio di costi per gli intermediari di quasi 400 milioni di euro all’anno, ossia il 17% del totale dei ricavi degli agenti nel ramo e il 2,4% dei premi pagati dagli assicurati. È di tutta evidenza che il modo più semplice e sicuro per informare il cliente su tutte le offerte disponibili sarebbe quello di utilizzare in modo automatico il servizio pubblico on line di comparazione “Tuopreventivatore”, predisposto dal Ministero dello Sviluppo Economico e dall’ISVAP.”