di Andrea Fiano

Segnale di fiducia nei mercati e nell’economia in generale. Ma anche segnale di fiducia in un colosso bancario che molti consideravano in difficoltà, e infine colpo grosso da parte di chi ritiene che le azioni di Bank of America fossero eccessivamente sottovalutate rispetto agli asset detenuti.

 

L’annuncio a sorpresa di ieri mattina fatto da Warren Buffett dell’investimento da 5 miliardi di dollari tramite Berkshire Hathaway nelle azioni di Bank of America è un po’ di tutto questo, anche se frutto di una decisione presa il giorno precedente, mentre era a mollo nella vasca da bagno (almeno così ha raccontato lo stesso Buffett). In cambio l’oracolo di Omaha ha ricevuto azioni privilegiate con un dividendo annuale del 6%, dei warrant per l’acquisto di 700 milioni di azioni ordinarie di BofA a un prezzo di 7,14 dollari l’una (ieri ampiamente superato) con dieci anni di tempo per esercitare questo diritto. BofA ha mantenuto il diritto di riscatto delle azioni emesse in qualunque momento a un premio del 5%, pari a 250 milioni di dollari. Sono condizioni peggiori di quelle ottenute da Buffett nel 2008, quando, nel giro di due mesi, investì prima 5 miliardi di dollari in Goldman Sachs e poi 3 miliardi in General Electric. In entrambi i casi il dividendo delle privilegiate era del 10% e il premio pagato dalle società al momento del riscatto è stato del 10%. Ieri Buffett ha comprato 50mila azioni privilegiate a un prezzo di 100mila dollari l’una, mentre il prezzo delle ordinarie di BofA ha registrato un balzo iniziale del 18%, per poi assestarsi intorno al 10%, a 7,7 dollari.

Nei giorni scorsi il ceo di BofA, Brian Moynihan, aveva smentito che la banca avesse bisogno di nuovi capitali, dopo che il titolo aveva perso dall’inizio dell’anno quasi metà del suo valore. «Resto convinto che abbiamo il capitale e la liquidità necessaria per svolgere la nostra attività», ha commentato ieri Moynihan, «ma riconosco che il grosso investimento di Buffett è un forte sostegno alla nostra visione e alla nostra strategia». (riproduzione riservata)