Nel corso del primo semestre del 2011, Assicurazioni Generali ha riportato un utile netto in calo a 806 milioni di euro (873 mln 1° sem. 2010).
Sul risultato, spiega una nota, ha inciso la decisione di procedere a svalutare i titoli governativi Greci con scadenza entro il 2020, in seguito alla recente proposta di ristrutturazione del debito sovrano di Atene, e la quota in Telco.
Il risultato operativo del ramo danni si è attestato a 799 milioni (+36,3%), con il combined ratio migliorato al 96,5% (98,8%). Per quanto riguarda il ramo vita, il risultato operativo è cresciuto a 1,7 miliardi (+6,1%).
Il risultato finanziario di gruppo è positivo per 211 milioni (+33,8%), sostenuto dallo sviluppo del private banking nel Far East.
Inoltre, i premi danni crescono a 12 miliardi (+2%) grazie soprattutto allo sviluppo delle linee auto e del retail. I premi vita scendono invece a 23,8 miliardi (-9,5%), mentre la nuova produzione vita è cresciuta a 525 milioni (+7,3%).
Nel semestre si è mantenuta elevata la solidità patrimoniale del gruppo, con un patrimonio netto sostanzialmente stabile a 17,231 miliardi (17,49 mld al 31/12/10). Anche l’indice di Solvency I cresce al 134% (132%). Il Leone triestino ha poi registrato una crescita dell’embedded value a 27,983 miliardi (26,968 mld), trainata dal miglioramento del combined ratio e del valore della nuova produzione vita. Tenuto conto dello scenario finanziario e macroeconomico, Generali nel settore vita prevede di registrare una buona qualità della raccolta netta e di ammontari inferiori a quelli del 2010.
Nell’attività di sottoscrizione il gruppo triestino continuerà a privilegiare prodotti a più basso assorbimento di capitale ed a più alto ritorno in termini di valore della nuova produzione, al fine di confermare/migliorare la marginalità tecnica della stessa, anche grazie alla politica di contenimento dei costi.
Per i rami danni invece si prevede una conferma dei tassi di crescita della raccolta del gruppo osservati nel 2010, derivante oltre che dall’andamento del business non auto, anche dalla ripresa del ramo auto.
Se gli eventi di natura catastrofale si confermassero a livello fisiologico, il gruppo assicurativo guidato da Giovanni Perissinotto prevede un miglioramento dei margini tecnici complessivi a seguito del mantenimento degli attuali livelli di efficienza operativa e del perdurare degli effetti delle politiche tariffarie e di gestione dei sinistri poste in atto dal gruppo.
Infine, la politica degli investimenti finanziari e immobiliari continuerà a basarsi su una prudente asset allocation focalizzata a consolidare la redditività corrente e a ridurre l’assorbimento di capitale. Sulla base dello scenario sopra descritto, si prevede una crescita dei margini operativi del gruppo sia nel segmento vita che danni.