Nel corso del primo semestre dell’anno, Fonsai ha riportato una perdita netta in miglioramento a 61,9 milioni di euro (-144,8 mln al 30/6/10) e un indebitamento netto in diminuzione a 1,377 miliardi (1,572 mld).
Il patrimonio netto consolidato e comprensivo del risultato di periodo e delle quote di terzi, spiega una nota, è poi salito a 2,607 miliardi (2,550 mld al 31/12), mentre la raccolta premi di periodo ammontata a 6,217 miliardi (-16,1% rispetto al primo semestre 2010).
Nei rami danni la raccolta del lavoro diretto ha raggiunto i 3,65 miliardi, con un calo dell’1,2%, nonostante la crescita dell’1,2% del ramo rc auto per effetto della crescita del premio medio. Calo dei premi del 6,2% nei corpi veicoli terrestri e del 3,8% negli altri rami danni per effetto degli interventi sui comparti tecnicamente meno equilibrati e di revisione del portafoglio. In miglioramento la sinistralità: nel ramo rc auto la diminuzione del denunciato è stata del 13,1% e quella della frequenza del 9,8%, a 0,78 punti percentuali. In calo del 9,5% i sinistri denunciati nel ramo CVT mentre gli altri rami danni hanno segnato una diminuzione del denunciato del 2,5%.
La gestione assicurativa dei rami danni ha chiuso il semestre con una perdita prima delle imposte di 91 milioni, dai 221 milioni di un anno prima, risultato che risente di svalutazioni per 33,2 milioni su strumenti finanziari e per 7,3 milioni su investimenti immobiliari.
Nel comparto vita la raccolta ha segnato un calo del 31% a 2,55 miliardi, frutto di un calo del 39,3% per il gruppo Popolare Vita, mentre per la capogruppo la flessione è del 4,7%. La nuova produzione in termini di premi annui equivalenti si è attestata a 239,4 milioni, in calo del 28,8%, mentre il margine della nuova produzione sulla raccolta del semestre è migliorato al 14,4%, dal 12% calcolato sulla raccolta dell’intero 2010.
Il comparto vita chiude con un utile prima delle imposte di 74 milioni (erano di 107 milioni un anno prima), dopo l’impatto negativo di svalutazione per 44 milioni su strumenti finanziari disponibili per la vendita, dei quali 33,8 milioni riferibili a titoli di Stato greci, al lordo della quota a carico degli assicurati.
Il reddito complessivo netto degli investimenti è stato di 334 milioni (da 420 milioni), frutto di interessi attivi per 390 milioni, di 50 milioni di altri proventi netti e di utili netti da realizzo sul patrimonio mobiliare ed immobiliare per 58 milioni, mentre il saldo di utili e perdite da valutazione è negativo per circa 125 milioni. Gli interessi passivi sono stabili a 37 milioni e imputabili all’indebitamento finanziario. Le svalutazioni complessive su strumenti finanziari sono ammontate a 78 milioni (76 milioni un anno prima) a fronte di un volume di investimenti di 36,52 miliardi (+1,4%). Il settore immobiliare registra un utile prima delle imposte di 8 milioni (da -16 milioni) mentre il comparto altre attività vede una perdita prima delle imposte stabile a 30 milioni, prevalentemente imputabile al gruppo Atahotels e alle strutture sanitarie di proprietà. L’indebitamento segna un calo di 195 milioni a 1,37 miliardi per un patrimonio netto consolidato di 2,55 miliardi.
Nel caso che non si verifichino entro dicembre ulteriori turbolenze sui mercati finanziari, Fonsai conferma tutti i target indicati per il 2011. “Nei prossimi mesi continueremo a lavorare per seguire le linee guida già indicate lo scorso febbraio“, ha spiegato durante una conference call con la comunità finanziaria l’a.d. Emanuele Erbetta, “vale a dire recupero della solvibilità, focus sul bancassurance, valorizzazione delle attività immobiliari e razionalizzazione dei costi”.
Il gruppo assicurativo che fa capo alla famiglia Ligresti “si focalizzerà nel cercare di rinforzare ulteriormente il valore medio dei premi auto“, ha confermato Erbetta, spiegando anche che “continuerà il focus di perseguire le frodi”.
Erbetta ha anche ricordato che, per quanto riguarda la politica assuntiva, nei prossimi mesi la compagnia “privilegerà il segmento retail e Pmi a scapito di Enti locali e aziende”. Per quanto concerne invece il ramo vita, “punteremo a migliorare qualitativamente il portafoglio, per cercare extra redditività, ad esempio attraverso i prodotti di Ramo I”.
Altro punto nevralgico per il rilancio di Fonsai sarà poi quello dell’azione di contenimento dei costi. “Taglieremo alcuni servizi non essenziali e razionalizzeremo le attività“, ha spiegato ancora Erbetta, aggiungendo che è allo studio un piano per recuperare redditività che prevede anche “iniziative di capital management che porteranno anche ad alcune dismissioni”.