Il Report sui Mancati Pagamenti è una ricerca trimestrale sugli andamenti dei pagamenti delle imprese italiane, ovvero un’attenta analisi condotta su ogni singola regione, comprensiva di un approfondimento per i diversi settori merceologici avente come base il monitoraggio giornaliero dei pagamenti tratto dalla Banca Dati Euler Hermes, costituito da circa 40 milioni di aziende, di cui 450.000 italiane.
Questo rapporto consente di analizzare in anticipo il trend del ciclo economico e rappresenta una guida utile per orientarsi nel complesso scenario economico/finanziario che stiamo vivendo. Fotografa inoltre in modo analitico lo stato di salute dei segmenti produttivi fondamentali; elimina il rischio di scelte approssimative; scandisce i tempi della competitività.
“Dopo i segnali positivi del 2010 – afferma Falcioni – riprendono a salire i mancati pagamenti in Italia nel primo semestre 2011 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In crescita sia la frequenza (+ 30%), indicatore del numero dei mancati pagamenti, che la severità (+ 15%), analisi degli importi medi. Il mercato Export, attuale traino dell’economia italiana che registra crescite a doppia cifra, tiene per quanto riguarda la frequenza (– 15%) ma mostra i primi segnali di difficoltà sul piano della severità, in aumento del 13%”.
Falcioni, proseguendo la sua analisi dei dati dichiara: ”i segnali di deterioramento sul mercato interno per quanto riguarda i pagamenti riflettono le difficoltà del Paese su tutti i principali indicatori economici di crescita tra cui il fatturato e gli ordinativi, registrati in costante calo dalle PMI italiane. Conferma della difficoltà del PIL italiano è registrata anche dall’ ISTAT che vede un calo della produzione industriale di giugno dello 0,6% rispetto al mese precedente, trainata al ribasso da ulteriori riduzioni nel comparto delle costruzioni e della produzione di auto e macchinari che hanno depresso i settori chimici ed energetici, riducendo così la crescita del PIL su base tendenziale annua a solo +0,2%. I trend positivi e dinamici registrati nei primi 6 mesi dell’anno in corso dall’Export, cominciano invece a segnare il passo evidenziando un aumento degli importi medi dei mancati pagamenti sui mercati esteri. Tale dato risulta fortemente influenzato dalle aziende italiane, ancora orientate principalmente sui mercati tradizionali, che nel 2011 si stima rallentino la loro crescita e registreranno ancora livelli di insolvenze in aumento.”
Concludendo, Falcioni esprime il suo punto di vista sulla crescita del Paese:”Il rilancio dell’economia italiana deve passare attraverso il varo immediato di una politica economica di sviluppo di cui un pilastro fondamentale è un piano di riforme strutturato che dovrà agevolare e sostenere le imprese al fine di renderle più competitive nel mercato globale. In particolar modo ritengo apprezzabile il recente incontro tra Governo e parti sociali così come la costituzione di una <cabina di regia> per le PMI da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. Due iniziative nella giusta direzione per definire urgentemente riforme strutturali economiche e fiscali che non possono più attendere per stimolare maggiore occupazione, internazionalizzazione e recupero di competitività del sistema industriale italiano.”