Il primo semestre di Banca Fideuram (gruppo Intesa Sanpaolo) si è chiuso con una crescita del 40,7% dell’utile netto a 132,1 milioni di euro. Sul boom pesa però il confronto con il primo semestre 2010, che era stato penalizzato da oneri straordinari relativi a una controversia fiscale. Al netto di questo effetto, comunque, l’utile è cresciuto del 15,2%. In crescita anche le masse amministrate, che hanno superato i 73 miliardi. La raccolta netta, spiega una nota di Banca Fideuram, è calata a 908 milioni (era a 1,4 miliardi nel primo semestre 2010), mentre le commissioni nette sono cresciute a 280,3 milioni (+9,9%). L’amministratore delegato Matteo Colafrancesco ha sottolineato in un comunicato «il significativo incremento dell’utile netto, che deriva da importanti investimenti» fatti anche «in avverse condizioni di mercato».