Nel secondo trimestre, il gruppo Bnp Paribas conferma l’efficacia del proprio modello diversificato e integrato basato sull’attività retail, generando un utile netto di gruppo di 2.128 milioni di euro, con un incremento dell’1,1% rispetto al secondo trimestre 2010 nonostante l’impatto degli accantonamenti destinati al piano di sostegno per la Grecia.
In un contesto di mercato agitato, i ricavi delle tre grandi divisioni operative sono in crescita: Retail Banking (+1,5% con +100% del Private Banking delle reti domestiche), Investment Solutions (+6,8%) e CIB (+5,7%). Le “Altre attività” registrano invece un margine d’intermediazione in netto ripiego: 534 milioni di euro contro 1.071 milioni di euro nel secondo trimestre 2010, che si situava però ad un livello eccezionalmente elevato, in particolare a causa dei +235 milioni di rivalutazione del debito proprio. In totale, il margine d’intermediazione cala dell’1,7% rispetto al secondo trimestre 2010, attestandosi a 10.981 milioni di euro.
I costi operativi, pari a 6.602 milioni di euro, sono in aumento del 2,9% rispetto al secondo trimestre 2010. Al netto degli effetti delle tasse “sistemiche” istituite nel 2011 da vari paesi europei, l’incremento si limita al 2,1%.
Il risultato lordo di gestione e’ in calo dell’8,0% rispetto al secondo trimestre 2010. Per le sole divisioni operative, tale dato e’ in crescita del 3,7% nonostante l’effetto delle tasse “sistemiche”.
Il costo del rischio, pari a 1.350 milioni di euro, subisce, in questo trimestre, gli effetti degli accantonamenti dei titoli di Stato greci eligibili allo scambio nell’ambito del piano di sostegno alla Grecia.
Il piano di sostegno alla Grecia, per il quale Bnp Paribas ha dato il suo impegno, riguarda i titoli di debito che arriveranno a scadenza entro il 31 dicembre 2020, su cui i prestatori privati subiranno una perdita del 21%. Bnp Paribas detiene 2,3 miliardi di euro di obbligazioni greche, che arriveranno a scadenza entro il 31 dicembre 2020. Il Gruppo ha quindi destinato ad accantonamenti il 21% di tale importo, insieme all’effetto corrispondente sul portafoglio di attività delle Assicurazioni, per un totale di 534 milioni di euro. Inoltre, determinate partecipazioni minoritarie nel settore delle assicurazioni consolidate con il metodo del patrimonio netto, hanno prodotto un effetto negativo di 26 milioni di euro.
Al netto di questi effetti eccezionali, il costo del rischio conferma la tendenza al ribasso constatata nei trimestri precedenti (-24,5%) e si attesta a 48 pb degli impieghi verso la clientela, contro 66 pb nel secondo trimestre 2010.
Per l’insieme del primo semestre, il margine d’intermediazione del Gruppo ammonta a 22.666 milioni di euro, ad un livello comparabile a quello del primo semestre 2010 (-0,2%).
Influenzati dall’effetto delle tasse “sistemiche”, i costi operativi sono in aumento del 2,5% (escludendo tale effetto, l’incremento è limitato all’1,7%). Il risultato lordo di gestione subisce un calo del 3,7% a 9.336 milioni di euro. Nonostante l’impatto degli accantonamenti realizzati nell’ambito del piano di sostegno alla Grecia, il costo del rischio e’ in calo del 6,2% sul periodo e l’utile netto di Gruppo ammonta a 4.744 milioni di euro, con un aumento di +8,1% rispetto al primo semestre 2010.
L’utile netto semestrale per azione ordinaria ammonta a 3,8 euro (+7,3% rispetto al primo semestre 2010). La redditività su base annua dei capitali propri del semestre è pari al 13,8%, con un leggero incremento rispetto a quella del primo semestre 2010 (+0,1pp).
L’integrazione delle entità di Bnp Paribas Fortis e di Bgl Bnp Paribas prosegue secondo le previsioni. Nel primo semestre, sono stati contabilizzati 300 milioni di euro di sinergie che si sono aggiunti ai 598 milioni di euro già liberati a fine 2010. La migrazione dei sistemi informatici in Turchia è stata completata con tre mesi di anticipo sulle previsioni. Il totale delle sinergie è quindi in anticipo sul nuovo piano, che ha portato l’obiettivo per il 2012 ad un totale di 1,2 miliardi di euro.
In questo trimestre, in un contesto di mercato agitato, tutte le divisioni operative hanno aumentato il loro contributo ai risultati del Gruppo, a dimostrazione della capacità di resistenza del modello diversificato e integrato di BNP Paribas.
L’utile al lordo delle imposte della divisione Retail Banking aumenta del 25,5% rispetto al secondo trimestre 2010. Tutte le linee di business del retail hanno migliorato i loro risultati.
Cib realizza nel trimestre una buona performance d’insieme, grazie alla diversificazione del suo business model, che offre alla clientela una combinazione di prodotti di mercato e di soluzioni di finanziamento. I ricavi della divisione, pari 2.878 milioni di euro, sono in aumento del 5,7% rispetto al secondo trimestre 2010 grazie alla buona performance della linea di business Equity and Advisory, al calo limitato del Fixed Income e alla resistenza delle Attività di finanziamento.