Il colosso americano delle assicurazioni American International Group (Aig) intende citare in giudizio Bank of America per chiedere un risarcimento sulle perdite causate da centinaia di titoli garantiti da ipoteca, acquistati prima del crollo del mercato immobiliare statunitense. Bank of America e la controllata Merrill Lynch, secondo tre persone coinvolte nell’accusa, avrebbero occultato il rischio reale associato ai titoli utilizzando documenti falsi.
L’accusa intende ottenere un rimborso di 10 miliardi di dollari (7 mld euro): una cifra che, se fosse confermata, rappresenterebbe il risarcimento più alto mai pagato fino a oggi a un singolo investitore.
Molte società private hanno intrapreso azioni legali di questo tipo, complice lo scarso interesse del dipartimento della giustizia degli Stati Uniti verso gli investitori vittime della crisi finanziaria del 2008. Ma Bank of America non è l’unico istituto di credito citato in giudizio da American International Group. La società assicurativa, stando a una persona informata sui fatti, starebbe preparando azioni legali dello stesso tipo verso Goldman Sachs, JPMorgan Chase e Deutsche Bank.
Lawrence Di Rita, portavoce di Bank of America, ha affermato: «Rifiutiamo le accuse di Aig perché la società ha incautamente investito gran parte dei profitti e ha subìto perdite esclusivamente attribuibili ai suoi errori». Non è d’accordo Mark Herr, portavoce di American International Group: «La reazione di Bank of America è deludente ma prevedibile. Gli investitori, per quanto esperti, avevano il diritto di essere informati dalla banca sul rischio associato ai titoli acquistati».