Quattro dei cinque modelli di auto che hanno subito i maggiori cali dei prezzi nei primi sei mesi dell’anno negli Stati Uniti sono elettrichesecondo “CarGurus”. Il differenziale di prezzo, che rimane positivo, tra vetture elettriche e quelle equiparabili con motore a combustione si è ridotto ed oggi è poco superiore ai mille dollari rispetto agli oltre ottomila di un anno fa secondo un report di J.D. Power. L’offerta di auto elettriche sui piazzali, misurata in numero di giorni di vendita, è di oltre il 50% superiore a quelle tradizionali. I produttori di auto hanno lanciato modelli elettrici e aumentato la loro produzione senza che sia cambiato in modo corrispondente il numero di consumatori interessati all’acquisto. I timori di rimanere senza batteria, quelli sull’autonomia delle auto elettriche e, per finire, i tempi di attesa per una ricarica si stanno dimostrando obiezioni che nemmeno sconti e cali di prezzi riescono a vincere.
La rinuncia alle cure resta una questione aperta per circa un italiano su tre, penalizzando soprattutto le fasce più deboli e le regioni del Sud e le Isole. Motivi economici e lunghezza delle liste di attesa sono le ragioni principali per il 69% e per il 40% rispettivamente degli intervistati, ma queste due criticità, già note, oggi pesano di più: la prima cresce di 8 punti percentuali rispetto al 2022 (e addirittura del 17% rispetto al 2021), la seconda aumenta del 5% rispetto al 2022. Sono un’anteprima dei risultati dell’Outlook salute Italia condotto da Deloitte, un osservatorio lanciato nel 2019 e giunto alla sua IV edizione, che ha l’obiettivo di monitorare il punto di vista degli italiani sul Sistema salute. L’indagine ha coinvolto 3800 adulti residenti in Italia e i dati sono stati raccolti a febbraio 2024. Il confronto con le precedenti edizioni offre una fotografia interessante perché comprende il periodo pre-Covid, gli anni della pandemia e il ritorno alla normalità, con l’introduzione della missione 6 del Pnrr e della sanità digitale.