Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Sono quasi 377mila le nuove pensioni erogate nei primi sei mesi del 2024, con un importo medio di 1.197 euro. Nel 2023 invece il totale delle nuove pensioni è stato di 832.900, per un importo medio mensile alla decorrenza di 1.201 euro. Si tratta di valori riferiti alle pensioni di vecchiaia, agli assegni sociali, alle pensioni anticipate, a quelle di invalidità e a quelle ai superstiti delle gestioni considerate. Sono i dati dell’Osservatorio sul monitoraggio dei flussi di pensionamento dell’Inps rilevati al 2 luglio 2024. In particolare, per quanto riguarda le singole categorie, le pensioni con decorrenza 2023 sono state: 318.866 pensioni di vecchiaia (compresi gli assegni sociali), 228.570 pensioni anticipate, 56.975 pensioni di invalidità e 228.489 pensioni ai superstiti. Nel primo semestre 2024: 152.641 vecchiaia, 99.707 anticipate, 22.730 invalidità e 101.841 superstiti.
Patente sospesa se ci scappa il morto sul lavoro. Lo stop è obbligatorio, fino a un anno, se c’è la colpa grave del datore di lavoro, del suo delegato o del dirigente, rilevata nei primi verbali di accertamento dell’infortunio mortale. La stop è solo eventuale (decide l’ispettore), invece, nei casi d’infortunio con conseguenze d’inabilità o menomazioni per un lavoratore, imputabili al datore di lavoro, al suo delegato o al dirigente. A stabilirlo è il decreto attuativo della patente a crediti introdotta dall’articolo 29 del dl n. 19/2024, convertito dalla legge n. 56/2024, illustrato ieri alle parti sociali dal ministro del lavoro Marina Calderone. Il decreto, inoltre, definisce il sistema di attribuzione dei crediti: ai 30 previsti al rilascio della patente, ne aggiunge altri 50 ai soggetti con investimenti in sicurezza e formazione, e altri 20, uno ogni biennio, qualora nei successivi 40 anni di attività non vengano operate decurtazioni.
Solo il 7% delle pmi è assicurata contro le calamità naturali e solo il 10% degli agricoltori italiani ha una polizza assicurativa contro danni atmosferici, in Germania sono circa il 70%. Secondo il report 2024 di Ismea il mercato assicurativo agricolo agevolato nelle ultime due campagne ha fatto registrare valori assicurati superiori a 10 mld di euro. In particolare nel 2023 le colture vegetali hanno segnato i più alti valori assicurati di sempre: 7,5 mld di euro, pari a un incremento del 4,1% rispetto al 2022. Le strutture aziendali e le produzioni zootecniche hanno invece subito una flessione, del 3,6% le prime e dell’1,5% le seconde. Sceso a 63mila, – 4%, il numero di aziende agricole assicurate. Gerardo Di Francesco, co-fondatore e vice presidente di Italian Insurtech Association racconta a ItaliaOggi l’andamento di un settore caratterizzato da mancanza di politiche governative più solide, scarsa consapevolezza pubblica e numero limitato di prodotti assicurativi, premi elevati e opzioni di copertura limitate.
Supporto agli atleti, protezione assicurativa e iniziative di marketing in tutto il mondo. Allianz mette in campo un impegno straordinario per i Giochi Olimpici di Parigi che cominceranno il prossimo 24 luglio, di cui il gruppo è partner globale. La compagnia assicurativa si è da subito attivata per contribuire al successo di queste Olimpiadi, iniziando con il supporto a oltre 160 atleti e para atleti del Team Allianz, di cui 90 potenzialmente in gara a Parigi 2024. Gli sportivi saranno incoraggiati da oltre 2.000 colleghi di Allianz e da più di 200 volontari, che lavoreranno dietro le quinte e sul campo per garantire uno svolgimento regolare ed efficace dell’evento.
Quarant’anni di dati, ora per ora, dal 1 gennaio 1985 al 31 dicembre 2023, per 108 capoluoghi di provincia italiani analizzati. Un lavoro imponente, realizzato dai meteorologi de iLMeteo.it in esclusiva per il Corriere — che oggi pubblichiamo qui sul quotidiano e in contemporanea sul sito www.corriere.it con schede e format interattivi —, che fondamentalmente ci dice una cosa: in Italia fa molto più caldo rispetto a 40 anni fa e la proiezione sul 2030 ci mostra che quella che oggi è considerata un’anomalia diventerà invece la normalità.
La desertificazione commerciale, ovvero la riduzione o l’assenza di negozi tradizionali vicino alle abitazioni, è un tema che si sta affermando soprattutto negli ultimi anni, accentuato anche dalla pandemia. Un fenomeno che mette a rischio la vitalità dei centri storici e la sicurezza delle aree residenziali. Gli italiani vogliono vivere nei quartieri dove ci sono più esercizi di prossimità, perché questi rafforzano le comunità (per il 64% degli intervistati), sono un presidio di sicurezza (57%) e fanno crescere il valore delle abitazioni (fino al 26% in più). È quanto emerge dall’ultima indagine realizzata da Confcommercio in collaborazione con Swg, nell’ambito del progetto Cities che si occupa di contrasto alla desertificazione commerciale nelle città italiane. «Anche nell’era digitale i negozi di vicinato sono insostituibili: rendono le città più vivibili, più attrattive e più sicure. È necessario, però, contrastare la desertificazione che sta facendo scomparire molte attività commerciali» ha commentato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli.
Cede un ballatoio che collega gli edifici. Sette bambini sotto le macerie, due sono gravissimi 500 sfollati. Al momento non trova conferme investigative né giudiziarie l’episodio, riferito a caldo da alcuni testimoni, di una lite avvenuta ai piani bassi della Vela che avrebbe attirato alcune persone sul ballatoio poi crollato.
L’Italia ha presidiato la commissione Econ del parlamento europeo per dieci anni. Dal 2014, quando è stato eletto presidente Roberto Gualtieri, oggi sindaco di Roma, l’Italia ha guidato la Commissione per i problemi economici e monetari. Nel 2019, quando Gualtieri è stato chiamato a Roma per fare il ministro dell’Economia, il testimone è passato a Irene Tinagli, già vicesegretaria del Pd ai tempi della segreteria di Enrico Letta. L’avvicendamento, ieri, al vertice di una commissione che in questi anni è stata cruciale per le partite legate al finanziamento delle imprese e delle Pmi, alle partite bancarie, assicurative, finanziarie è da ricondurre a scelte esclusivamente politiche del Pd. Ieri è stata eletta una presidente francese, l’economista Aurore Lalucq (Place Publique, gruppo S&D).