Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Gli istituti bancari che controllano una compagnia di assicurazione applicano tassi più bassi ai mutui ipotecari concessi ai propri clienti cui offrono polizze assicurative. Specie quando si tratta di clienti che hanno un rapporto basso tra prestito richiesto e valore dell’immobile e che hanno quindi presumibilmente maggiori disponibilità economiche per acquistare prodotti di risparmio. A evidenziare il trend, che è stato particolarmente evidente nel periodo di bassi tassi d’interesse, è un’analisi dettagliata realizzata dall’ufficio studi di Banca d’Italia che ha messo sotto la lente un campione rappresentativo di banche italiane nel periodo 2018-2021, nonché i dati relativi ai loro rapporti di bancassicurazione. Un fenomeno che sembra riguardare in particolare gli istituti che controllano una compagnia di assicurazione, ed è invece meno evidente nelle banche che scelgono di siglare una partnership con un’assicurazione.
Sparito invece all’ultimo dall’ordine del giorno del cdm il ddl Concorrenza: manca ancora la quadra sul sistema di revisione delle tariffe autostradali di competenza del ministero dei Trasporti di Matteo Salvini. Dovranno quindi attendere ancora le misure sui dehor e sull’Rc auto, anche se non per molto: «Entro pochi giorni il Concorrenza sarà approvato dal cdm, nei tempi per concludere il lavoro entro fine anno» come previsto dagli impegni Pnrr, rassicura il ministro delle Imprese, Adolfo Urso.
Nel triennio 2021-23 Bankitalia ha adottato 83 provvedimenti autorizzativi e ha rilasciato 110 pareri nell’ambito di altrettanti procedimenti di competenza della Consob: è quanto emerge dalla Nota di stabilità finanziaria e vigilanza dell’istituto di via Nazionale. Soltanto due nuove banche sono state autorizzate: un progetto aveva alla base l’esigenza del gruppo promotore di espandere il business, posizionandosi in Italia attraverso l’acquisto di un ramo d’azienda; l’altro ha portato alla creazione di una banca fintech italiana, che offre i servizi alla clientela solo tramite canali digitali. È invece elevato il numero di autorizzazioni rilasciate nel risparmio gestito, con 21 sgr e 27 società di investimento a capitale fisso (sicaf). Il ruolo del private capital a supporto dell’economia reale è stato favorito anche dalle iniziative del legislatore nazionale ed europeo, che hanno ampliato la gamma di strumenti a disposizione degli operatori.
Super Gdpr: i principi del regolamento Ue sulla privacy n. 2016/679 tutelano anche le imprese messe sotto torchio dai controlli delle PA sulle attività economiche. È quanto risulta dalle disposizioni del d.lgs. 103/2024, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 167 del 18/7/2024, in vigore dal 2/8/2024. Se, ad esempio, la PA userà algoritmi per valutare la conformità di un’attività produttiva alle leggi di settore, ma non fornirà le informazioni su come funziona l’algoritmo o non garantirà il diritto a essere sentiti da un funzionario in carne e ossa, queste violazioni potranno essere eccepite come vizio del procedimento per arrivare all’annullamento della sanzione.
Prevalenza della sostanza sulla forma nelle valutazioni da responsabilità amministrativa degli enti. Ammissibile l’esonero da responsabilità anche a fronte di carenze formali del modello organizzativo ex d.lgs 231/01. Rilievo della policy di gruppo e valorizzazione del sistema dei controlli societari in funzione penale preventiva. Sono alcune delle indicazioni che emergono da “Il caso n. 6/2024” elaborato da Assonime, recante: Linee d’indirizzo per il modello organizzativo 231: una recente pronuncia del Tribunale di Milano.
La consulenza choc «Martina colpita a morte dall’airbag difettoso»
«Si esclude altra lesività traumatica riconducibile all’incidente in cui è rimasta coinvolta la signora Guzzi Martina», e invece «dal punto di vista medico legale si può concludere che la sua morte sia in nesso di causalità diretta con un malfunzionamento del sistema di detonazione dell’airbag che, a seguito dell’urto, proiettava ad alta energia cinetica un corpo metallico con modalità di urto e lesività assimilabili a ferita d’arma da fuoco». Martina , 24 anni è morta in un incidente stradale il 28 maggio. E adesso, due mesi dopo quello scontro frontale, i consulenti della procura di Catanzaro confermano con una relazione preliminare che Martina non sia stata uccisa dallo schianto con l’altra auto (che invase la sua corsia perché il conducente azzardò un sorpasso vietatissimo ad alta velocità) ma che sia piuttosto vittima dello scandalo degli airbag mortali. La prima, in Italia, a pagare con la vita gli errori della Takata, la casa costruttrice giapponese (fallita nel 2017) che rifornì le case automobilistiche di tutto il mondo di airbag difettati e potenzialmente mortali.
La soglia media di accesso al pensionamento anticipato scende nel 2023 a 61,6 anni, dai 61,7 anni del 2022, e risulta inferiore di ben 5,6 anni di quella effettiva di vecchiaia. Una soglia che resta troppo bassa e che, insieme alla «ricostituzione di flussi di pensionamento di ingente dimensione» e «al mantenimento di livelli elevati» di uscita attraverso i numerosi varchi aperti dalle deroghe alla legge Fornero (a cominciare dalla Quota 100 introdotta nel 2019), continua a rappresentare una spinta nel fianco del sistema previdenziale. A lasciarlo chiaramente intendere è la Ragioneria generale dello Stato, che, nelle analisi degli andamenti degli ultimi 20 anni e tra le pieghe dell’ultimo dossier sulle tendenze di medio-lungo periodo della previdenza, sottolinea che «tali aspetti, nella transizione demografica in corso e che si acuirà negativamente nei prossimi anni, rappresentano elementi di evidente criticità per la sostenibilità del sistema pensionistico, della finanza pubblica e del debito pubblico».
Il governo ha deciso di rinviare le decisioni sulle pensioni a settembre, quando sarà presentato il piano strutturale di bilancio di medio termine sulla base delle nuove regole della governance europea. Brambilla manda un messaggio a Giorgetti: «il ministro dovrebbe sapere che nel 2008 in legge (allora) Finanziaria, il Governo trasferiva all’Inps, dopo aver cancellato con il governo Berlusconi 1 nel 1994 su richiesta della Ue tutti gli sgravi totali al Sud che in 25 anni non avevano creato nemmeno un posto di lavoro in più ma tanto debito, meno di 8 miliardi. Oggi per coprire gli ammanchi contributivi ne trasferisce più di 24 di miliardi: una legge di bilancio! E in questi anni – dice ancora il presidente di Itinerari previdenziali – non si è accorto di questi insensati provvedimenti tipo Quota 100 o decontribuzioni? E insiste anche per il 2025 sul cuneo contributivo? È certo un ottimo sistema per mandare a pezzi l’Inps».
Prosegue la logica del Governo in chiave riforma fiscale di accorpare tutte le norme in Testi Unici. Coerentemente con ciò, uno dei tre decreti legislativi sui Testi unici esaminati ieri dal Consiglio dei ministri riguarda i tributi erariali minori. Fra questi figurano l’imposta sulle assicurazioni, quella sugli intrattenimenti, sui voli dei passeggeri di aerotaxi e sugli aeromobili privati, l’imposta sul valore degli immobili all’estero (Ivie), l’imposta sulle transazioni finanziarie, l’abbonamento alle radioaudizioni, l’imposta sui servizi digitali, le tasse sulle concessioni governative, tributi e diritti speciali. Va anche segnalato che tali disposizioni si applicheranno a decorrere dal 1° gennaio 2026, per cui è verosimile che nel frattempo vi possano essere modifiche e integrazioni di vario genere.