Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Infortuni sul lavoro con esito letale «in retromarcia», nel nostro Paese: se, infatti, nel 2019 (prima, cioè, che si scatenasse la pandemia) se ne contavano 1.239, lo scorso anno ce ne sono stati 1.041. E, nel frattempo, nei primi sei mesi del 2024 sono state condotte 63.000 ispezioni nelle aziende, a fronte degli 81.436 controlli eseguiti nell’intero 2023 e dei 63.571 nell’annualità precedente. È un passaggio dell’audizione che il ministro del Lavoro Marina Calderone ha svolto nella mattinata di ieri, in Commissione Sanità al Senato, quando è entrata nel merito dei sistemi per passare al setaccio le realtà produttive del Paese: i presupposti per cui è nato l’Ispettorato sul lavoro (Inl), ha specificato, «sono falliti. Non si è riusciti, per una questione legata alle differenze di classificazione e di inquadramento delle forze» in campo «ad avere l’accorpamento che voleva il Legislatore». Pertanto, ha argomentato la numero uno del dicastero di via Veneto, «non sottraiamo all’Ispettorato la funzione di indirizzo e controllo complessivi dei numeri» dell’azione di controllo, però «abbiamo, in forza dello sblocco delle assunzioni, anticipato il reclutamento di 514 unità, 403 dell’Inps e 111 dell’Inail».
I rischi sono sempre dietro l’angolo e nelle operazioni di fusione e acquisizione (M&A, vale a dire Mergers and Acquisitions) si rende sempre più necessario il ricorso a soluzioni assicurative per avere un’adeguata copertura. La nuova edizione dell’Italian Transactional risk insurance market report di Marsh evidenzia non a caso un aumento del 5% nella diffusione delle soluzioni assicurative in questo ambito. Protagoniste di questa tendenza a coprirsi sono le imprese del settore manifatturiero, delle infrastrutture, delle energie rinnovabili e del real estate. Forte, in particolare, l’interesse per le polizze a copertura dei rischi di natura fiscale. L’aumento delle operazioni, in concomitanza con la diminuzione del loro valore e con la competizione tra i player assicurativi, ha indotto un calo del pricing delle polizze pari al nove per cento. Sono queste alcune delle risultanze principali dello studio Marsh. Vediamole nel dettaglio.
A pochi giorni dall’abrogazione dell’abuso d’ufficio, la Corte costituzionale invita il Parlamento a legiferare sull’altra causa della “burocrazia difensiva”: la responsabilità per danno erariale accertata dalla Corte dei conti. La Consulta, con la sentenza 132/2024, ha preso posizione su una norma approvata in pieno Covid che limita ai soli casi di dolo la responsabilità erariale dei funzionari per le condotte attive. Per l’inerzia o le condotte omissive basta invece la prova della colpa grave (Dl 76/2020, articolo 21). Si voleva così incentivare le amministrazioni ad assumere tutti gli atti necessari per far fronte all’emergenza e rilanciare l’economia, limitando i rischi di responsabilità personale.