In un’intervista rilasciata a Reinsurance News, Martin Kreuzer, Senior Risk Manager per i rischi informatici di Munich Re, ha sottolineato che la guerra informatica supera la propensione al rischio della compagnia; ciononostante, il gruppo riassicurativo tedesco sta collaborando attivamente con i governi per scambiare idee sulle soluzioni da adottare in caso di potenziali scenari catastrofici di guerra informatica.
Kreuzer ha osservato che “Con le attuali guerre che vediamo in Medio Oriente, in Europa e in altre parti del mondo, gli attacchi informatici sono diventati una parte essenziale e molto efficace della guerra. Da ciò derivano minacce concrete, in particolare per le infrastrutture critiche”.
L’imprevedibile natura cumulativa e la potenziale gravità di questi scenari catastrofici di guerra cibernetica sottolineano il motivo per cui la guerra cibernetica non rientra nelle capacità di modellazione del rischio di assicuratori e riassicuratori, rendendola, dal punto di vista di Munich Re, non assicurabile.
“Per questo motivo Munich Re si sta impegnando attivamente e con successo per ottenere chiarezza sull’esclusione della guerra cibernetica attraverso clausole adeguate e adatte allo scopo”, ha spiegato.
Kreuzer ha inoltre ribadito: “Ciò che è molto importante dal mio punto di vista è che Munich Re non sta parlando di una soluzione assicurativa, ma stiamo offrendo attivamente la nostra esperienza per scambiare con i governi in merito alla potenziale protezione per le società e le economie nel loro complesso. Ci stiamo facendo carico di questa preoccupazione a livello governativo, non per gli affari, non per la crescita, ma per rendere il nostro Paese e le nostre società più resilienti”.
Kreuzer ha spiegato che Munich Re è “attivamente impegnata nelle discussioni in corso, che stanno prendendo slancio dall’anno scorso, soprattutto con gli Stati Uniti, quando l’amministrazione Biden ha incaricato due agenzie statunitensi di valutare l’impatto e la necessità di un backstop governativo per gli eventi di catastrofe cibernetica o gli scenari di guerra cibernetica”.