L’Italia è tra i paesi europei più esposti al rischio di catastrofi naturali, sovente correlate con i cambiamenti climatici e con il degrado dell’ambiente e del territorio, ma ciò nonostante figura tra quelli dove è minore la presenza di coperture assicurative che proteggano imprese e famiglie dalle relative perdite.
I possibili scenari generati dai cambiamenti climatici – sottlinea Ivass in una lettera al mercato – rendono più complesse molte attività del business assicurativo, dalla sottoscrizione alle politiche di investimento, dal pricing dei prodotti alla definizione dell’informativa ai clienti.
I sistemi di governance e di controllo interno devono essere rimodulati per tenere conto della maggiore incertezza delle previsioni. Le compagnie hanno un ruolo speciale nella prevenzione e mitigazione di tali rischi, come riconosciuto anche dalle recenti disposizioni dell’Unione europea in materia di informativa sulla sostenibilità e della tassonomia sugli investimenti sostenibili.
Con questa lettera al mercato, l’Istituto di Vigilanza avvia presso tutte le compagnie una rilevazione qualitativa e quantitativa, riferita al 31.12.2021, sui rischi fisici e di
transizione verso un’economia sostenibile, a basse emissioni di carbonio.
Le informazioni richieste andranno trasmesse entro la fine del prossimo mese di ottobre, attraverso la piattaforma “Infostat”.